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Old August 13th, 2013, 10:37 PM   #10661
ImpiantiFissi
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Originally Posted by Antonio63 View Post
Scommetto che hai acquistato il nuovo libro "Filobus a Torino", vero?
A dire il vero non ancora, ma credo che non me lo farò sfuggire in occasione del prossimo ATTS Show!

Intanto, auguro a tutti: BUON FERRAGOSTO!
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"Torino? È la città più noiosa del mondo, insieme a Bordeaux!"
Parola di Gustave Flaubert.
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Old August 13th, 2013, 10:37 PM   #10662
FabioFender
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Originally Posted by Salva81 View Post
mi domandavo se qualcuno avesse delle foto del palazzo a vela, ovviamente prima che venisse rovinato con l'abominio attuale, sopratutto degli interni.

grazie a tutti in anticipo e ancora grazie per quanto postato sino ad oggi.
Salvatore

Ecco una foto degli interni del palazzo a vela scattata nel 1981 nell'ambito della manifestazione "Sportuomo", in questa foto si vede la costruzione della palestra di arrampicata libera:



suppongo sia difficile trovare foto degli interni del palazzo a vela per il semplice motivo che non c'era nulla da vedere ... uno spiazzo con delle vetrate
__________________

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Old August 13th, 2013, 11:03 PM   #10663
giuseppe tubi
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Originally Posted by Censin View Post
La foto risale a prima del 1955 - 1956; in quegli anni, infatti, sulla linea 18 i tram "monocassa" come quello della figura vennero rimpiazzati dalle "bisarche" (due camere e cucina), che vi rimasero fino alla soppressione della linea nel 1966.
Le bisarche crearono qualche problema al capolinea di via Sempione, che era a triangolo d'inversione lungo il trincerone ferroviario dello scalo Vanchiglia, in quanto dovevano percorrere un tratto in retromarcia, non facile data la loro lunghezza.
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Old August 13th, 2013, 11:06 PM   #10664
giuseppe tubi
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Originally Posted by FabioFender View Post
Ecco una foto degli interni del palazzo a vela scattata nel 1981 nell'ambito della manifestazione "Sportuomo", in questa foto si vede la costruzione della palestra di arrampicata libera:



suppongo sia difficile trovare foto degli interni del palazzo a vela per il semplice motivo che non c'era nulla da vedere ... uno spiazzo con delle vetrate
Io c'ero stato verso il 1986 ad arrampicare con degli amici che praticavano il free climbing. Peccato che per colpa di una ventina di chili più del dovuto dovetti cambiare sport...
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Old August 13th, 2013, 11:44 PM   #10665
giuseppe tubi
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Originally Posted by giuseppe tubi View Post
Se per caso qualcuno si chiedesse come si faceva a caricare e scaricare pesi simili da decine di quintali sui tamagnoni o sui camion, ora ve lo svelo.
Escluso che a destinazione ci fosse una autogru in attesa (anche i classici Ormig a triciclo o erano ancora a venire oppure ancora poco diffusi), si usavano metodi antichi

1) i tretaux, cioè quattro enormi martinetti a vite collegati a due a due da apposite traverse che venivano fatte passare sotto il carico, che in versione motorizzata vengono ancora usati nelle officine ferroviarie



2) i paranchi a catena di grande portata, con i quali si compivano manovre arditissime



3) grosse binde di vario tipo per le manovre a spinta, facendo correre il carico su rulli di legno o tubi di ferro

Queste attrezzature le abbiamo impiegate per operazioni particolari fino a pochi anni fa e poi le ho donate assieme ad altri cimeli al MUSIL, il museo dell'industria e del lavoro di Brescia, e al Leonardo da Vinci di Milano. Sperando che non vengano disperse come tante altre testimonianze della tecnica passata.

Last edited by giuseppe tubi; August 13th, 2013 at 11:55 PM.
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Old August 14th, 2013, 11:38 AM   #10666
Salva81
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Grazie mille per le foto, vi sono davvero grato.
So che era uno spiazzo vuoto, in realtà da bambino vi entrai per alcune fiere, ma ho dei ricordi davvero sbiaditi, poi verso la fine degli anni'90 vi entrai con continuità in quanto all'interno vi era la pista di atletica dove correvo, la parete di arrampicata, gli spalti da un lato, e campi da calcio a 5 dall'altro, ricordo poi bene il bar e i sotterranei dove si trovavano i bagni che sembravano un bunker.

Era suggestivo in quanto lungo gli spalti vi erano appese le foto dei momenti di sport più importanti, con gigantografie di Mennea, discoboli, pesisti degli anni '30 e altri sportivi non italiani. Insomma ho un ricordo indelebile dell'atmosfera e sopratutto del freddo. Di inverno ci si allenava spesso li dentro ma visti i costi di riscaldamento improponibili per via della volta altissima, non veniva riscaldato.

Nel 2004 la pista venne smantellata e buttata al parco del valentino montata a metà nell'area dove facevano natale in giostra, dopodiché è sparita e a Torino si sancì la fine definitiva dell'atletica, che sino a 10 anni prima era ancora viva e ritagliava servizi ai tg regionali e aveva la pista più veloce d'Italia dove vennero stabilite le migliori prestazioni italiane assolute e giovanli sui 60m Hs, 200m, 300m, 500m e così via sino ai 2000m e quasi ogni inverno i campionati Italiani venivano quindi corsi a torino per via della bontà della pista.

Quindi quell'anno sparì molto di più del solo palazzo a vela.

Probabilmente questo è il motivo della mia mancanza di obiettività nei confronti del lavoro di recupero e del nuovo palazzetto: obiettivamente è molto più gestibile, sfruttabile e funzionale, ma avendo sostituito qualcosa che apparteneva agli anni definiamoli d'oro della città, mi urta non poco.
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Old August 14th, 2013, 03:02 PM   #10667
forever_juve
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Originally Posted by Salva81 View Post
Grazie mille per le foto, vi sono davvero grato.
So che era uno spiazzo vuoto, in realtà da bambino vi entrai per alcune fiere, ma ho dei ricordi davvero sbiaditi, poi verso la fine degli anni'90 vi entrai con continuità in quanto all'interno vi era la pista di atletica dove correvo, la parete di arrampicata, gli spalti da un lato, e campi da calcio a 5 dall'altro, ricordo poi bene il bar e i sotterranei dove si trovavano i bagni che sembravano un bunker.

Era suggestivo in quanto lungo gli spalti vi erano appese le foto dei momenti di sport più importanti, con gigantografie di Mennea, discoboli, pesisti degli anni '30 e altri sportivi non italiani. Insomma ho un ricordo indelebile dell'atmosfera e sopratutto del freddo. Di inverno ci si allenava spesso li dentro ma visti i costi di riscaldamento improponibili per via della volta altissima, non veniva riscaldato.

Nel 2004 la pista venne smantellata e buttata al parco del valentino montata a metà nell'area dove facevano natale in giostra, dopodiché è sparita e a Torino si sancì la fine definitiva dell'atletica, che sino a 10 anni prima era ancora viva e ritagliava servizi ai tg regionali e aveva la pista più veloce d'Italia dove vennero stabilite le migliori prestazioni italiane assolute e giovanli sui 60m Hs, 200m, 300m, 500m e così via sino ai 2000m e quasi ogni inverno i campionati Italiani venivano quindi corsi a torino per via della bontà della pista.

Quindi quell'anno sparì molto di più del solo palazzo a vela.

Probabilmente questo è il motivo della mia mancanza di obiettività nei confronti del lavoro di recupero e del nuovo palazzetto: obiettivamente è molto più gestibile, sfruttabile e funzionale, ma avendo sostituito qualcosa che apparteneva agli anni definiamoli d'oro della città, mi urta non poco.
Un po' "romanticamente" parli di anni d'oro dello sport torinese: secondo me, lo erano in parte, almeno per quanto riguarda le squadre di basket e volley, maschili e femminili, che partecipavano alle massime serie, ottenendo anche successi non da poco (i 4 scudetti, più coppe europee varie, ottenute della Kappa CUS Torino nel volley maschile, 5 scudetti nel basket femminile con la Fiat o Teksid, 2 o 3 semifinali scudetto della Berloni Torino nel basket maschile). La nota negativa era lo scarso utilizzo di alcuni impianti: se il palasport di Parco Ruffini era la sede di basket e volley, con dei "tutto esaurito" da paura per alcune gare di cartello (mi ricordo semifinali scudetto nel basket a inizio anni '80, contro Milano, con 8-9000 spettatori accalcati all'iverosimile dentro, per non parlare di concerti di vario genere), minor utilizzo avevano altri impianti al coperto (palazzetto Le Cupole di via Artom, palazzetto Sisport di via Guala e, sopratutto, il Palazzo a vela). Successivamente, nasce il Palastampa, ma di fatto muore lo sport al coperto ad alti livelli (prima sparisce il basket femminile, poi il volley, quindi il basket maschile). Nella struttura vicino allo stadio Delle Alpi si svolgono parecchi concerti, la struttura é nata per questo, ma tutti gli spazi interni nati come possibili negozi restano inutilizzati, e la struttura, vista anche la dismissione degli sponsor La Stampa prima e Mazda dopo, viene dismessa ancor prima delle Olimpiadi. Con i giochi viene costruito il Pala Isozaki, struttura enorme che probabilmente non si ripaga nemmeno dei costi di gestione, venendo utilizzata solo per concerti e, in parte, per esposizioni (quella dello scorso inverso, The human body, é stata un grande successo di visitatori). La ristrutturazione del Palavela é stata fatta, secondo me, con tutti i crismi necessari per rendere questo impianto un palazzo dello sport, anche se si poteva fare un'impianto più comodo per lo spettatore, sacrificando leggermente la capienza (si sta molto stretti, al suo interno, sopratutto quando c'erano le Olimpiadi, durante le quali la gente, visto il periodo, indossava abbigliamento molto pesante e ingombrante: davvero, non si poteva muovere nemmeno un muscolo). Il Pala Ruffini viene utilizzato dal poco sport ad alti (alti?) livelli rimasto: dopo molti anni, il campionato che va ad iniziare ospiterà il basket maschile di seconda divisione, continua a latitare sia il volley maschile che il basket femminile, mentre, dopo solo due stagioni in cui si era affermata nella massima serie la pallavolo femminile, addirittura con 2 squadre lo scorso campionato - Chieri e Giaveno - quest'anno non ci sarà nessuno, per via della fusione tra le due squadre prima, e la successiva mancata iscrizione per somma di debiti poi. Per l'atletica indoor, infine, dopo l'esaltante parentesi del vecchio Palavela, ormai non esiste alcun impianto simile a Torino, e vista la grandezza della pista, che non può essere contenuta in un palasport "normale", non può essere inserita nemmeno nel Palacupole o nel Palasisport. Potrebbe trovare alloggiamento nel Palazzo del Lavoro, bisogna però che il CUS ne garantisca l'utilizzo come si deve - un po' come avviene per le 2 piste all'aperto rimaste, lo stadio Ruffini e la pista del CUS di Mirafiori sud - , perché un'utilizzo saltuario non la manterrebbe in vita.
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Old August 14th, 2013, 04:34 PM   #10668
Fabry Turin
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Esposizione del 1898

Ho ritrovato,spostando alcune librerie, un libro che fa al caso nostro, un libro acquistato a fine anni '90 sull'Italia di cent'anni prima. Purtroppo ho trovato solamente due immagini "torinesi" che riguardano l'eclettismo architettonico proposto all'Esposizione nazionale del 1898.
La prima in stile islamico è la facciata verso il Po e la fontana:



La seconda è la Galleria delle Industrie meccaniche e del Lavoro:



Ci saranno senz'altro delle fotografie ma l'effetto doveva essere "forte".
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Old August 14th, 2013, 06:15 PM   #10669
Censin
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Originally Posted by Salva81 View Post
Buongiorno a tutti, frequento il forum come lettore da parecchio tempo ormai, è il mio modo di viaggiare nel passato, non so quanti ricordi mi avete fatto rivivere, nonostante la mia giovane età, ricordo Torino ben diversa da quella attuale. Ho persino scoperto cose che nemmeno immaginavo o meglio, che credevo di essermi immaginato. Giusto per fare un esempio, da bambino ricordo i binari di via o.vigliani e che finivano in un sottopasso, e siccome ero davvero piccolo ho sempre creduto di essermelo sognato o immaginato...bhè grazie a voi ho scoperto che era tutto vero. Più o meno questo è il mio grado di stupore per innumerevoli cose che grazie ai documenti da voi postati sto provando. Ho deciso di iscrivermi e di scrivere poiché mi domandavo se qualcuno avesse delle foto del palazzo a vela, ovviamente prima che venisse rovinato con l'abominio attuale, sopratutto degli interni.
Ho fatto una ricerca sul forum, ma con parziale soddisfazione, si trova qualcosina già reperibile in rete, ma nulla degli interni ...

grazie a tutti in anticipo e ancora grazie per quanto postato sino ad oggi.
Salvatore
Visto che si è parlato del Palavela (che peraltro in famiglia sempre abbiamo chiamato "Il fazzoletto", per la somiglianza col fazzolettone che le donne contadine usavano, e in parte ancora usano, come copricapo nel lavoro nei campi), conviene ripercorrerne, per sommi capi, la tormentata storia.
Pur essendo stato costruito nel contesto di Italia61, era nato con grandi ambizioni, quando la moda sotto la Mole sembrava dover avere un futuro radioso, con grandi industrie tessili e di moda pronta; infatti la sua pomposa denominazione ufficiale, all'inizio, era "Nuovo Palazzo della Moda", intendendo sostituire Torino Esposizioni nell'organizzazione delle manifestazioni legate appunto alla moda, ad iniziare dal Samia, il salone annuale a ciò dedicato che si teneva in primavera. E doveva essere un autentico "tempio della moda", un contenitore dove organizzare manifestazioni, sfilate di moda e tutto quanto collegato al settore. Infatti, prima che venisse inaugurata e aperta la grande esposizione di Italia61, ospitò, nel marzo 1961, appena terminato, l'annuale edizione del Samia; durante l'esposizione, fu sede della "Mostra della Moda e del Costume"; che ripercorreva appunto l'evoluzione della moda e del costume nei primi cento anni di Italia unitaria.
Finita l'esposizione, invece, fu accomunato nel lento e inarrestabile declino di tutte le altre strutture costruite per l'occasione; già dall'anno successivo, il Samia tornò a Torino Esposizioni, ritenuto più centrale e con maggiore "visibilità", anzichè in una zona ormai in lento degrado come già si manifestava Italia61, rimanendovi fino a che la manifestazione esistette, nel 1974, quando emigrò a Milano come Mias (originando poi le grandi sfilate di moda di cui tanto si vantano sotto la Madonnina). Dapprima, sembrò essere utilizzato per un museo dell'Aviazione, che finì, come già ricordato nel nulla. A metà degli anni 70 iniziò una prima "svolta" verso lo sport, con l'installazione di una palestra di arrampicata artificiale e qualche altra struttura, ad uso degli appassionati cittadini del settore; per il resto, fu pressochè inutilizzato, usato solo per manifestazioni come appunto le mostre feline e canine, qualche fiera commerciale, e poco o nulla più.
Con le Olimpiadi invernali arrivò infine il riscatto, subendo la ristrutturazione che conosciamo; da una parte, rimpiango la vecchia struttura con le sue vetrate; dall'altra, riconosco che così in qualche modo lo si è salvato dalla rovina pressochè completa. Mi pare sia stato utilizzato anche per i recenti World Master Games; Torino, fallite ormai le sue avances nella moda, cerca di rilanciarsi nello sport: se son rose fioriranno, vedremo...
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Old August 14th, 2013, 06:28 PM   #10670
Censin
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Originally Posted by ImpiantiFissi View Post
Naturalmente avevo ben presente la filovia Torino-Rivoli avviata nel dopoguerra: tuttavia a fine anni '30 prevaleva l'idea di limitare la tranvia Torino-Rivoli più o meno a Piazza Massaua e, contemporaneamente "de-tranviarizzare" tutta la zona ovest della città e sopratutto il Corso Francia.
Si erano quindi progettate due linee che avrebbero dovuto rimpiazzare i tram 4 e 6 con un percorso Porta Nuova-Via Roma-Piazza Castello-Via Garibaldi-Piazza Statuto-Corso Francia. Giunte in Piazza Bernini una sarebbe proseguita dritta fino a Corso Peschiera e all'Aeronautica (incontrando la filovia proveniente da Piazza Sabotino), l'altra avrebbe percorso via Medici e si sarebbe inoltrata in Borgata Parella più o meno fino a Via Carlo Capelli.
Le due linee sarebbero state raccordate al Deposito San Paolo con una linea di servizio lungo corso Trapani e Corso Lecce. E il vecchio 6 tram sarebbe stato mantenuto nella tratta Via Fidia-Piazza Statuto soltanto "nella preoccupazione che la filovia non basti alle necessità del servizio; se la preoccupazione risulterà infondata, i binari saranno tolti anche da corso Francia."
In un certo senso, è un po' quanto è stato fatto dopo la costruzione della metropolitana, limitando in direzione centro a piazza Massaua il bus 36 per Rivoli, con interscambio alle stazioni "Massaua", "Marche" e soprattutto "Paradiso" col metrò, e attestando tutte le linee intercomunali che in precedenza entravano in città alla stazione capolinea "Fermi"; che però andrebbe un po' meglio attrezzata come stazione di interscambio, con più servizi (bar, toilette, ecc.).
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Old August 14th, 2013, 09:16 PM   #10671
nostalgia_11
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Originally Posted by giuseppe tubi View Post





.
Ciao a tutti, scusate se mi intrometto ma seguo sempre questa sezione del forum perchè sono un appassionato della storia di Torino, direi che qualsiasi cosa che abbia a che fare col passato della mia città mi affascina
(soprattutto la storia dell'industria metalmeccanica).

Ora sorge la domanda, ho capito come funzionava il sistema di sollevamento, ma che cosa era l'oggetto sollevato in foto?

Scusate ma ho solo 23 anni, di sicuro voi siete più esperti di me, vorrei solo capire!
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Old August 14th, 2013, 09:29 PM   #10672
Breus
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Cascina ROCCAFRANCA prima della trasforamzione/ristruttruazione.



Uploaded with ImageShack.us

Cascina Cossilla, prima.



Uploaded with ImageShack.us

Poi: https://maps.google.it/maps?q=via+pi...+Piemonte&z=20
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Old August 14th, 2013, 10:32 PM   #10673
giuseppe tubi
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Originally Posted by nostalgia_11 View Post
Ciao a tutti, scusate se mi intrometto ma seguo sempre questa sezione del forum perchè sono un appassionato della storia di Torino, direi che qualsiasi cosa che abbia a che fare col passato della mia città mi affascina
(soprattutto la storia dell'industria metalmeccanica).

Ora sorge la domanda, ho capito come funzionava il sistema di sollevamento, ma che cosa era l'oggetto sollevato in foto?

Scusate ma ho solo 23 anni, di sicuro voi siete più esperti di me, vorrei solo capire!
In tutte e tre le foto si vede la parte a convezione di caldaie industriali per la produzione di vapore. Altre parti tubiere venivano ( e vengono tutt'ora perché sono tipi di caldaie attualissime) montate sul posto, quindi si eseguivano le murature refrattarie e i rivestimenti.
Se l'archeologia industriale non è OT, potrei postare un paio di foto dove se ne vedono di più complete.
Ciao!
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Old August 15th, 2013, 12:25 PM   #10674
giuseppe tubi
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Ecco le due metà della caldaia giunta sul Tigrotto nella foto precedente dopo essere state montate assieme, racchiuse dalla carpenteria di sostegno e con ancora le murature da tirare su. Probabilmente l'elemento è anche stato ruotato su sé stesso mentre era appeso al paranco, a giudicare dai passi d'uomo autoclave dei corpi cilindrici che nella seconda immagine non sono visibili, presumibilmente dalla parte posteriore.




Ecco ora il sollevamento in opera del corpo cilindrico di una caldaia tipo Babcock & Wilcox



E una caldaia tipo Cornovaglia a grande volume d'acqua issata sui tretaux.
Dei 4 personaggi, gli ultimi due a destra sono un mio prozio e il cugino di mio padre


Gli apparecchi di sollevamento che si vedono nelle foto sono ora nei magazzini del MUSIL di Brescia assieme ad una "piccola" caldaia Tosi tipo Babcock & Wilcox del 1932, forse unica ancora esistente in Italia, che mi piangeva il cuore dover avviare alla demolizione.
Scusate la digressione archeologica, ma mi pareva gentile accontentare Nostalgia...
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Old August 15th, 2013, 03:41 PM   #10675
Riobasco
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Originally Posted by giuseppe tubi View Post
Scusate la digressione archeologica, ma mi pareva gentile accontentare Nostalgia...
Scherzi? Qui c'è gente (un esempio a caso: io ) che apprezza moltissimo queste vecchie immagini. Grazie e se ne hai altre...
Riobasco no está en línea   Reply With Quote
Old August 15th, 2013, 09:13 PM   #10676
Censin
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Originally Posted by Salva81 View Post
scrivere poiché mi domandavo se qualcuno avesse delle foto del palazzo a vela, ovviamente prima che venisse rovinato con l'abominio attuale, sopratutto degli interni.
Ho fatto una ricerca sul forum, ma con parziale soddisfazione, si trova qualcosina già reperibile in rete, ma nulla degli interni ...

grazie a tutti in anticipo e ancora grazie per quanto postato sino ad oggi.
Salvatore
Ecco alcune foto del Palavela nel 1960, durante la costruzione







ed ecco una foto dell'interno del Palavela, durante Italia61, con la mostra "Stile, Moda e Costume"

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Old August 15th, 2013, 09:23 PM   #10677
Censin
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A proposito della mostra "Stile, Moda e Costume" di Italia61, devo dire che allora, forse perchè appena dodicenne, l'avevo trovata di difficile leggibilità e comprensibilità; mi pare però che anche le impressioni dei critici dei giornali, come anche altri ricordi di chi la vide, non fossero e non siano del tutto positive.
Decisamente più interessante, almeno per un ragazzino come ero, la mostra "del Lavoro" nel palazzo omonimo, con i padiglioni delle varie nazioni che "facevano il punto" sulle conquiste della scienza e della tecnologia; l'interesse si focalizzava su quelli delle due superpotenze, gli USA, col calcolatore IBM Ramac305, che rispondeva alle domande dei visitatori, e soprattutto l'Unione Sovietica. Ricordiamo che il 1961, oltre che l'anno del centenario per l'Italia e per Torino, per il mondo fu essenzialmente l'anno del primo uomo nello spazio, Yuri Gagarin, ufficiale dell'Armata Rossa (morto poi qualche anno dopo in circostanze misteriose in un incidente aereo); un suo ritratto campeggiava nel padiglione dell'URSS, assieme ad un modellino della navicella spaziale, nonchè a parte della strumentazione utilizzata nell'impresa. Indimenticabile!
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Old August 15th, 2013, 09:50 PM   #10678
nostalgia_11
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Originally Posted by giuseppe tubi View Post
In tutte e tre le foto si vede la parte a convezione di caldaie industriali per la produzione di vapore. Altre parti tubiere venivano ( e vengono tutt'ora perché sono tipi di caldaie attualissime) montate sul posto, quindi si eseguivano le murature refrattarie e i rivestimenti.
Se l'archeologia industriale non è OT, potrei postare un paio di foto dove se ne vedono di più complete.
Ciao!
Grazie per la completissima spiegazione!!! Io divento matto per le foto che riguardano l'archelogia industriale torinese, se ne hai altre pubblicale
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Old August 16th, 2013, 05:13 PM   #10679
giuseppe tubi
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Originally Posted by Fabry Turin View Post
Ho ritrovato,spostando alcune librerie, un libro che fa al caso nostro, un libro acquistato a fine anni '90 sull'Italia di cent'anni prima. Purtroppo ho trovato solamente due immagini "torinesi" che riguardano l'eclettismo architettonico proposto all'Esposizione nazionale del 1898.
La prima in stile islamico è la facciata verso il Po e la fontana:



La seconda è la Galleria delle Industrie meccaniche e del Lavoro:



Ci saranno senz'altro delle fotografie ma l'effetto doveva essere "forte".
Grazie al fatto che mio padre era un bibliofilo in tempi in cui i bei libri si trovavano ancora sulle bancarelle e al Balon a prezzi non d'antiquariato, ho la fortuna di possedere delle pubblicazioni originali sulle Esposizioni del 1884, 1898 e 1911. Si tratta di riviste illustrate in bianco e nero (quelle più antiche anche con incisioni invece che fotografie, come si usava allora) che uscivano non ricordo con quale cadenza durante i mesi di apertura dell'Esposizione e fornivano immagini, cronache e curiosità. Qualche previdente ebbe la buona idea di raccoglierle intonse e rilegarle, non so se per uso personale o come iniziativa editoriale, per tramandarle ai posteri.

Ne approfitto per chiedere ai più assidui una cosa: volendo postare ancora vecchie immagini di tipo industriale, si procede in questo topic "alla rinfusa" oppure sarebbe meglio aprirne uno ad hoc per non andare OT?
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Old August 16th, 2013, 05:24 PM   #10680
Fabry Turin
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Originally Posted by giuseppe tubi View Post
Ne approfitto per chiedere ai più assidui una cosa: volendo postare ancora vecchie immagini di tipo industriale, si procede in questo topic "alla rinfusa" oppure sarebbe meglio aprirne uno ad hoc per non andare OT?
Non credo sia OT approfondire l'aspetto industriale purchè sia sparito, vale a dire non più in funzione e che riguardi la nostra città.

Mia opinione, ovviamente.
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