Icopix

Quella TCI del 1914 si trova anche qui:
http://www.miol.it/stagniweb/mappe/to914.jpg

( se non ricordo male è un altro dei "mirabolanti recuperi" del prode Riobasco......
http://www.skyscrapercity.com/showpo...&postcount=393 ).

FaseREM

La prima mi risulta essere del 1866 (credo a detta di Oscaruzzo), la seconda del 1906 (almeno io l'avevo salvata così). Per la terza sono in dubbio tra 1913 e 1914. Grazie mille per il ripasso!

Ricordo che tanto tempo fa qualcuno aveva fatto uno splendido riassunto di tutte le mappe condivise, con datazione e autori. Ogni tanto fa bene fare mente locale.

Modestino Balabam

1953.
Apertura nuova filiale vendita/assistenza FIAT.



Vediamo chi la localizza per primo

Icopix

http://goo.gl/maps/8OG5Z

"Ho vinto qualche cosa ?"

Modestino Balabam

Esatto!

Il grande Robertino!
Su personaggi come lui mi trovate preparatissimo


Novembre 1954, immagine autunnale con monte dei Cappuccini e il dopolavoro FIAT sullo sfondo.

Censin

Già che si è parlato di Porta Nuova, conviene parlare anche delle varie proposte, ventilate nei decenni e anche recentemente, sullo spostamento altrove della stazione centrale torinese.
Queste proposte, seppure strumentalizzate da quanti hanno interesse a speculazioni immobiliari nelle aree eventualmente lasciate libere dai binari, poggiano peraltro su un dato di fatto incontrovertibile: la stazione di Porta Nuova, che alla sua ultimazione, nel 1867, si trovava all'estrema periferia Sud della città, è venuta, presto e sempre più, con l'espansione urbana, a trovarsi in posizione centrale, ed essendo a raso, come quasi tutte le stazioni centrali italiane (salvo Milano C.le che è in parte sopraelevata, ed anche Roma Termini) divide praticamente in due fin quasi in pieno centro la parte Sud della città.
Le prime proposte di uno spostamento della stazione, con un suo arretramento verso Sud, datano al 1905 - 1906, essendo divenuta la primitiva stazione, coi suoi soli otto binari sotto la grande tettoia, del tutto insufficiente alle esigenze del traffico; ma nel 1908 l'allora sindaco sen. Frola respingeva ogni ipotesi al riguardo, dichiarando che "è fuor di dubbio che nelle condizioni attuali della città non sarebbe possibile trovare altra posizione così comoda per il pubblico come quella di Porta Nuova e che perciò la soppressione di tale stazione equivarrebbe alla perdita dei vantaggi inerenti ad una stazione di testa penetrante in un punto dell'abitato dove è più intensa la vita cittadina". si procedette pertanto ad un ampliamento della stazione, costruendo altri binari all'esterno della tettoia, e per quattro decenni di spostamento non se ne parlò più.
I fautori di un arretramento della stazione tornarono alla carica nell'immediato dopoguerra,
nel 1946, dovendosi procedere alla ricostruzione postbellica dello scalo, che, come detto, era rimasto privo di tettoia e molto provato dai bombardamenti, che fortunatamente avevano risparmiato la facciata su corso Vittorio e le ali laterali; anche in questo caso però non ebbero la meglio, e la stazione venne ricostruita, mantenendo intatte la facciata e le ali laterali, così come è rimasta fino a un quinquennio fa.
Negli anni 80, tuttavia, tornarono critiche e proposte di spostamento: ad essere oggetto di critica, questa volta, oltre alla posizione di Porta Nuova, fu anche la sua caratteristica di stazione "di testa", coi binari tronchi che obbligano i treni che arrivano a fare dietro-front per uscirne (benchè anche le altre stazioni centrali delle maggiori città italiane, da Milano C.le a Roma Termini, a Napoli C.le, a Palermo C.le, a Firenze SMN, abbiano la stessa caratteristica), considerata da molti ormai di intralcio a un traffico ferroviario moderno .(Qualcuno peraltro aveva proposto una soluzione simile a quella adottata a Napoli C.le sin dagli anni 30, cioè, mantenendo l'attuale stazione, costruirvi al di sotto binari "passanti" proseguenti sotto il centro cittadino che andassero a congiungersi, nei pressi della stazione Dora, colla linea per Milano; soluzione subito scartata perchè troppo onerosa). La soluzione adottata fu però quella di mantenere Porta Nuova così com'era come stazione capolinea dei treni a media-lunga percorrenza, ricostruendo e ampliando la preesistente stazione periferica di Lingotto e ampliando il "passante ferroviario" di collegamento con Porta Susa, per costituire un "corridoio" di attraversamento cittadino, sfruttabile coi treni locali; i lavori, iniziati allora con la ricostruzione della stazione Lingotto, stanno appena terminando ora, con l'istituzione del Servizio Ferroviario Metropolitano.

Censin

Certamente! Era ed è tuttora in corso Bramante angolo corso Turati (anche se la parte frontale, in primo piano nella foto, è ora occupata dall'ipermercato Carrefour).

Censin

Bei tempi ,tutto sommato! Nonostante la povertà (ben visibile nell'abbigliamento delle persone) c'era voglia di riprendersi, di fare, di costruire e ricostruire dopo le rovine della guerra. Anche una passeggiata notturna fino a piazza Castello, per vederla nuovamente splendente di luci accese, era già entusiasmante.

Censin

Per forza! Il ponte attuale venne costruito una decina di anni più tardi, in epoca napoleonica.

Censin

Risposta facile! E'stata scattata in corso Francia quando ancora esisteva il trenino, di cui si vede la sede del binario e la linea aerea, a uno dei passaggi a livello custoditi; infatti, si vede una sbarra alzata!

Icopix

Più che richieste/segnalazioni di mappe, sarei interessato ad avere qualche maggiore info sul microscript....... ( se non è troppo complesso da spiegare ).

ranma11

Fabry Turin,quell'appassionato forse sono io :-).Posta posta,non vedo l'ora!!!Se anzi trovi altre foto di Borgo Vittoria mi fai contento di +!!!

Censin

[QUOTE=Censin;98851610]Come già spiegato, la "strada dei Morti", "strada dal Ponte Isabella a San Vito" per la toponomastica, originaria non esiste più, cancellata da un temporale e dalla piena di un torrente nel 1968.
Ecco su "La Stampa" del 29 e 30 maggio 1968 gli articoli relativi al nubifragio e ai danni alla strada


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come spiegato, il disastro venne provocato dal fatto che la strada, nel tratto finale (200 mt) verso strada Revigliasco era stata allargata, asfaltata e prolungata con un ponte sul rio Salino fino a un nuovo "villaggio" di quelli spuntati come funghi in collina in quegli anni di speculazione edilizia; il ponte venne progettato male e fatto peggio, facendo da "diga" all'acqua che non poteè defluire e deviò lungo la strada; nel primo tratto, come detto nell'articolo, rischiò di travolgere l'auto di una abitante del "villaggio" che stava rientrando a casa.

Fabry Turin

Sì, proprio quello. Ho scattato le foto più interessanti e le caricherò a breve.

Icopix

Non ci posso credere...... finalmente online !! (C' era sempre la videata "mappa non disponibile" )

http://archiviodistatotorino.benicul...d=503033&pd=SR

Il catasto Rabbini 1866.......

Si parlava qualche pagina addietro della chiesa di S. Pietro in Vincoli e dintorni......

Eccola: alla massima definizione !!

loslurpsullasinistra

ma pensa era un edifico FIAT... il carrefour di corso turati!

turtu63

Grazie Icopix
cancelli fiat,credo porta 3 di corso agnelli,un'auto sta cercando d'uscire

turtu63

ricordo benissimo nell'autunno 1970 quando siamo andati a ritirare l'850 nuova

turtu63

qui c'era qualche problema di ordine pubblico,dovrebbe essere vicino corso Tazzoli

Fabry Turin

via Chiesa della Salute : la navetta 29 bidirezionale a binario unico al capolinea di fronte alle case popolari costruite nel biennio 1929/1930


Cartina del 1855 dei dintorni di Torino dove si notano la ferrovia Torino-Novara e le poche cascine : la n° 356 è la "Ranotta" una porzione della quale mio nonno acquistò nel 1938. Notare inoltre che strada dell'Arrivore era il vecchio nome di strada vicinale della Campagna ,la strada della Veneria Reale era l'attuale via Stradella e la strada reale d'Italia era corso Vercelli


Santuario Nostra Signora della Salute ai primi del Novecento(da sud)


attuale(da nord: foto scattata da un palazzo di via Saorgio)