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Old November 15th, 2012, 05:35 PM   #6881
turtu63
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ex torino-rivoli
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Old November 15th, 2012, 05:36 PM   #6882
turtu63
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mettiamo anche questa
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Old November 15th, 2012, 05:37 PM   #6883
Zio JO
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Originally Posted by bube View Post
Del trenino Satti ci ho solo questa foto (le altre le ha gia' spedite qualcun altro) di infima qualita' e non so neppure dove sia stata scattata...(provate voi a capire) e un brutto ricordo.



Il ricordo e' relativo all'attraversamento di corso traiano ,dove il lunghissimo e lento treno lo attraversava ,segnalato da un segnale lampeggiante rosso e andava verso v OVigliani o scendeva verso la linea FS.L'unica volta che lo vidi girare sui binari mi fermai al rosso con il mio beta cross special (elaborato al contrario perche altrimenti consumava piu' di una d345) per attenderne il passaggio.dopo parecchi minuti di fermo davanti a una lunga fila di auto finalmente passa l'ultimo vagone ...bella sfrizionata e partenza a razzo.....(si fa per dire...)....moooolto bello il grosso mascherone a strisce rosse con respingenti ben igrassati dell'altro locomotore in senso opposto sull'altro binario a tredecimidimillimetro dalla mia maglietta e soprattutto i rumori di freni ,fischi e sferragliamenti sentiti nei pochi millisecondi necessari a scappare di li......
Cosa strana di quei locomotori ,pare che ce ne fossero 5/6 simili , e che giravano nottetempo anche sulla linea tranviaria cittdina ,per ritornare a casa.Pur essendo alimentati normalmente a 1200 V potevano cibarsi anche del meno nutriente 5/600 v atm e utilizzare lo scartamento(10mm differenza mi asmia) tranviario cittadino senza subire o procurar danni.
Io avrei usato i binario almeno il percorso per un tratto di metro leggera o linea tranviaria veloce invece di toglierli...ma pare che spender soldi sia lo sport preferito dai burocrati e titolati....

BB: tra una carriolata di terra e l'altra
E' sicuramente scattata nel piazzale Lingotto dal Lato Via Giordano Bruno nella sede a fianco alla strada che passava praticamente tra i fabbricati sulla via e la direttrice to/ge. Dal deposito di via Bruno si dipartiva un binario che passava sotto il cavalcavia di corso Bramante e rposeguiva a fiano degli ex depositi Amiat e si dirigeva dietro ai Mercati Generali di piazza Galimberti.

Ciao. JO
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Old November 15th, 2012, 05:41 PM   #6884
turtu63
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Originally Posted by Zio JO View Post
Questi locomotori erano costruiti su teali e carrelli delle vecchie motrici interurbane.
Una carcassa di esse soggiornava ancora intera priva di carrelli nel deposito di Via Giordano Bruno prima che venisse tutto eliminato.
Mi pare di averla intravista l'anno scorso nell'interporto "Ambrogio" di Candiolo in fondo al piazzale a fianco ad una villetta.
Bisognerebbe andare a verificare e magari fotografare!

Ciao. JO
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Old November 15th, 2012, 07:30 PM   #6885
bube
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Originally Posted by Zio JO View Post
Questi locomotori erano costruiti su teali e carrelli delle vecchie motrici interurbane.
Una carcassa di esse soggiornava ancora intera priva di carrelli nel deposito di Via Giordano Bruno prima che venisse tutto eliminato.
Mi pare di averla intravista l'anno scorso nell'interporto "Ambrogio" di Candiolo in fondo al piazzale a fianco ad una villetta.
Bisognerebbe andare a verificare e magari fotografare!
Ciao. JO
Fuori tema....

Il paio piu' piccoli a 2 assi sicuramente potevano/erano derivati dal telaio e carrello/i di tram intercomunali ma quelli piu' lunghi non credo proprio in quanto il numero di vagoni(una 20ina almeno li avevo contati quella volta....) trainati sarebbe stato veramente eccessivo per l'aderenza (sforzo alle ruote ...mi pare)dei carrelli di qualunque tram intercomunale a carrelli ,ed anche aumentandone il peso la potenza dei motori(ai tempi per i tram dai 30 ai 45 hp a motore), anche accorciando il rapporto di trasmissione originale, sarebbe stata al massimo sufficiente per spostare 4/6 (crdu)vagoni carichi senza rampe e curve (le curve frenano quanto una salita) sulla linea e comunque a bassa velocita'.Le salite non mancavano e le curve specie negli scali di carico e smistamento,pure.......magari salta fuori qualcosa in proposito.
In alternativa ,se l'origine e' realmente tranviaria ...ci ha messo sicuramente lo zampino la Savigliano/SNOS con pesanti modifiche a telaio(punto debole dei tram rispetto ai treni) , riduttori e motori .

HAAAaa un'altra volta (da lontano...andavo a nNklin) con il treno nello stesso punto vidi il filo di alimentazione fumare per 100 e + metri e poi svanire dopo una sfiammata e soffione ...bello ....il treno resto' in mezzo alla corsia per un paio di ore almeno perche' al ritorno c'era c Traiano e p Bengasi bloccate . smetto subito di Rbal.
bB

Dimenticavo!



Mah' ....quello nuovo meriterebbe la stessa fine.

arBbbu'

.........prima che diventino vecchie

Last edited by bube; November 15th, 2012 at 08:01 PM.
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Old November 16th, 2012, 03:56 PM   #6886
Oscaruzzo
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Originally Posted by bube View Post

E` (era) il Teatro Regio?

Edit: ovviamente si`, le immagini sono hostate su www.teatroregio.torino.it non me ne ero accorto

Last edited by Oscaruzzo; November 16th, 2012 at 04:01 PM.
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Old November 16th, 2012, 06:43 PM   #6887
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Last edited by turtu63; November 16th, 2012 at 07:14 PM.
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Old November 16th, 2012, 07:36 PM   #6888
Breus
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Originally Posted by bube View Post
Fuori tema....

Il paio piu' piccoli a 2 assi sicuramente potevano/erano derivati dal telaio e carrello/i di tram intercomunali ma quelli piu' lunghi non credo proprio in quanto il numero di vagoni(una 20ina almeno li avevo contati quella volta....) trainati sarebbe stato veramente eccessivo per l'aderenza (sforzo alle ruote ...mi pare)dei carrelli di qualunque tram intercomunale a carrelli ,ed anche aumentandone il peso la potenza dei motori(ai tempi per i tram dai 30 ai 45 hp a motore), anche accorciando il rapporto di trasmissione originale, sarebbe stata al massimo sufficiente per spostare 4/6 (crdu)vagoni carichi senza rampe e curve (le curve frenano quanto una salita) sulla linea e comunque a bassa velocita'.Le salite non mancavano e le curve specie negli scali di carico e smistamento,pure.......magari salta fuori qualcosa in proposito.
In alternativa ,se l'origine e' realmente tranviaria ...ci ha messo sicuramente lo zampino la Savigliano/SNOS con pesanti modifiche a telaio(punto debole dei tram rispetto ai treni) , riduttori e motori .
Sintetizzo a braccio dal volume di Edoardo Tripodi - Alla ricerca dei fantasmi delle locomotive elettriche SATTI di Torino.

I mezzi a carrelli furono ricostruiti dallla SATTI utilizzando cassa, carrelli e parti minori delle motrici tramviarie provenienti dalla soppressa linea Torino-Giaveno. Il peso di oltre 40 t. fu ottenuto riempiendo gli avancorpi con cemento o rottami di ferro. La potenza sviluppata sotto la tensione di 600 V. era di 132 Kw, sebbene la potenza dei 4 motori (circa 90 Cv cadauno) fosse circa doppia sotto la tensione originaria di 1200 V. La velocità massima era di 35 Km/h ed in effetti uno dei punti deboli dellle locomotive era il sistema frenante.
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Old November 16th, 2012, 07:50 PM   #6889
turtu63
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una foto del convoglio inaugurale (1928), alla partenza dal capolinea torinese di via Sacchi -Torino-Orbassano-Giaveno

il convoglio interurbano della Torino - Orbassano pochi mesi prima della soppressione della linea, nel 1958; dal contesto, sembrerebbe percorrere corso Settembrini di fianco alla Fiat, sui binari ultimamente percorsi dalla linea 18
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Old November 16th, 2012, 08:00 PM   #6890
turtu63
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fine anni 20 corso Vinzaglio, ancora con i binari affiancati, subito prima del divaricamento sui due lati del corso
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Old November 16th, 2012, 10:05 PM   #6891
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direi porta palazzo
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Old November 17th, 2012, 02:42 AM   #6892
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Originally Posted by turtu63 View Post
direi porta palazzo
Si dietro porta Palazzo al mercato dei contadini.
Curiosamente questo sedime tramviario così come ripreso in fotografia esisteva ancora a metà anni '80 quando una prima riqualificazione con annessa tinteggiatura del mercato coperto "dell'orologio" trasformò di fatto il binario in unico.
I lavori vennero effettuati all'epoca della costruzione della "metropolitana leggera" che asportarono anche i binari di servizio (e capolinea) sul corso regina uno di fronte al mercato dell'abbigliamento coperto e l'altro di fronte nell'altro senso di marcia.
Esisteva ancora il binario di servizio in direzione PO dal lato mercato frutta verdura utilizzato peri ricoverare tram in avaria (o precedenze per le 7000 durante le prove..)
Successivamente vennero erette le banchine per i Jumbotram che curiosamente erano dei prolungamenti del piano della piazza mercato. Guardando i binari si vedevano ancora gli scambi del binario di servizio che era praticamente scomparso sotto la nuova banchina allungata per permettere l'accodarsi di un jumbotram e una motrice tramviaria normale.
Questo non serviva granchè perchè spesso una 7000 sul 3 era seguita da una 3100/3200 sul 16 e poi vi si accodava in curva una 2800 sul 4 in svolta da corso Giulio Cesare. Risultato: corso regina e via milano bloccati.
A volte i ritardi erano creati dalle porte delle 7000 che si riaprivano in caso di ostacolo e dato che la gente lo sapeva teneva le porte per poter continuare a salire nonostante la volontà del tramviere di liberare il binario.
Così si perdeva un ciclo semaforico e si creava l'ingorgo magari poi aggravato da un 421 sul 50 che cercava di districarsi per infilarsi in Via Milano saltando la coda di mezzi fermi!

Ciao. JO
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Old November 17th, 2012, 02:45 PM   #6893
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quando si quota una foto sopra,per evitare doppioni sarebbe opportuno cancellare l'url dell'immagine,grazie a tutti
Praticamente tutte le costruzioni di via XX Settembre,lato sinistro,sono un ricordo
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Old November 17th, 2012, 04:45 PM   #6894
turtu63
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in questa foto,del 1898,più completa di quella pubblicata a pagina 332,si notano sulla destra dei binari ,ma non si tratta di tram;essi appartengono a una piccola ferrovia a scartamento ridotto per un trasporto più veloce del materiale di un grande stabilimento di Gaetano Opessi,in cui lavoravano quasi 200 persone,con 2 macchine a vapore di 40 hp;si fabbricavano stadere a bilico(mai sentito nominare).questa fabbrica era in Corso Raffaello all'angolo con via Madama Cristina e con via Ormea
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Old November 17th, 2012, 05:12 PM   #6895
Makyo
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in questa foto,del 1898,più completa di quella pubblicata a pagina 332,si notano sulla destra dei binari ,ma non si tratta di tram;essi appartengono a una piccola ferrovia a scartamento ridotto per un trasporto più veloce del materiale di un grande stabilimento di Gaetano Opessi,in cui lavoravano quasi 200 persone,con 2 macchine a vapore di 40 hp;si fabbricavano stadere a bilico(mai sentito nominare).questa fabbrica era in Corso Raffaello all'angolo con via Madama Cristina e con via Ormea
Alla luce dell'osservazione di turtu ripubblico questa stampa (postata tempo fa da qualcuno) che illustra la fabbrica Opessi(purtroppo di bassa qualità). La Opessi fabbricava bilance e strumenti di precisione. Lo stabilimento fu poi spostato in corso Stupinigi.

__________________
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Old November 17th, 2012, 06:14 PM   #6896
Nick07
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Originally Posted by turtu63 View Post
questa è quella cosa ovaleggiante che si vede dall'alto nella foto del 1898,al suo posto ora c'è il monumento ad Amedeo di Savoia duca d'Aosta

Sbaglio o quelle statue somigliano molto a quelle della fontana dei 12 mesi?
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Old November 17th, 2012, 06:25 PM   #6897
turtu63
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fiat corso Dante
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Old November 17th, 2012, 06:47 PM   #6898
Nick07
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Originally Posted by Makyo View Post
Alla luce dell'osservazione di turtu ripubblico questa stampa (postata tempo fa da qualcuno) che illustra la fabbrica Opessi(purtroppo di bassa qualità). La Opessi fabbricava bilance e strumenti di precisione. Lo stabilimento fu poi spostato in corso Stupinigi.


Io! Ciao Makyo!
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Old November 18th, 2012, 11:50 AM   #6899
bube
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Originally Posted by Breus View Post
Sintetizzo a braccio dal volume di Edoardo Tripodi ..................I mezzi a carrelli furono ricostruiti dallla SATTI utilizzando cassa, carrelli e parti minori delle motrici tramviarie provenienti dalla soppressa linea Torino-Giaveno. Il peso di oltre 40 t. s........... La velocità massima era di 35 Km/h .......
Di passaggio ,prima di una festa di un ormai --RARISSIMO-- pensionamento di un amico ferroviere,non ressito a replicare al messaggio....magari salta fuori altro sui loco satti e loro storia.

Riguardo ai loco satti con 132 kw credo che le modifiche riguardarono certamente il riduttore ma sicuramente molto altro .Le 2800 con 6 motori (nuovi di fabbrica) hanno in totale circa 190 KW e e la loro velocita' era di poco superiore a 40 kmh cariche e un po' di piu' scariche(problemi fisici dei motori a CC non permettono di aumentare il num di giri oltre una cera misura ,neanche a vuoto) inoltre in caso di trazione o frenatura le ralle ovvero il punto dove vengono scaricate tutte le forze generate dai motori dei carrelli, frenatura,irregolarita rotaie,ecc .sul tealio erano dimensionate per il peso e sforzo della vettura e i 2 o 4 leggeri vagoni passeggeri a 2 assi con (penso!) 30/50 ton max coplessive (carichi) utilizzati sulla linea di Giaveno (...Chivasso/brusasco aveva forse gli stessi mezzi o lo stesso tipo di materiale)sono ben altra cosa rispetto a 10/20 o piu vagoni merci che con le loro 200-500 tonnellate almeno implicano telai e componenti un "poco" piu' robusti.

Antichissimo esempio di servizio su gomma ...visto che le rotaie mancavano su quel percorso(Cigliano-Chivasso)


Gia' il solo raddoppiare "almeno" il peso del solo locomorore merci rispetto al passeggeri causerebbe disgrazie ad un qualunque tram passato presente e futuro (immagino le 6000 sparse a pezzi per via Milano ha ha ha! ...7000 no!) ...basta pensare alle bronzine(cuscinetti solo dopo anni 50 nei tram) sugli assali costrette a sopportare un peso doppio a quello originario .In conclusione credo che le modifiche avessero riguardato sia i riduttori aumentando il numero di denti della corona e riducendo quelli del pignone(fino ad un certo punto si puo', poi la corona ...tocca terra),o al limite un doppio riduttore come per le vetture superga (che con i loro 220 kilowattini sarebbero in grado di trainare anche loro i 10/20 carri merci a 15 kmh) ,ma anche ralle telaio e freni....la satti non credo che ai tempi avesse una officina in grado di intervenire cosi pesantemente ... (oddio ci sarebbero potute essere le off di Rivarolo e P mosca in aiuto...) per cui il progetto delle modifiche fu certamente esterno e l'esecuzione piuttosto lunga...o al limite fu un azzardo fortunosamente riuscito, ma non credo proprio visto che le norme per l'autorizazzione alla circolazione dei mezzi ferroviari sono sempre state molto precise e rigide anche dal lato tecnico oltre che normativo fin da prima del 900. al punto che mi pare che esistessero gli ingegneri "ferroviari" gia' prima del 900

Last edited by bube; November 18th, 2012 at 12:02 PM.
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Old November 18th, 2012, 03:28 PM   #6900
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Originally Posted by bube View Post
Di passaggio ,prima di una festa di un ormai --RARISSIMO-- pensionamento di un amico ferroviere,non ressito a replicare al messaggio....magari salta fuori altro sui loco satti e loro storia.

Riguardo ai loco satti con 132 kw credo che le modifiche riguardarono certamente il riduttore ma sicuramente molto altro .Le 2800 con 6 motori (nuovi di fabbrica) hanno in totale circa 190 KW e e la loro velocita' era di poco superiore a 40 kmh cariche e un po' di piu' scariche(problemi fisici dei motori a CC non permettono di aumentare il num di giri oltre una cera misura ,neanche a vuoto) inoltre in caso di trazione o frenatura le ralle ovvero il punto dove vengono scaricate tutte le forze generate dai motori dei carrelli, frenatura,irregolarita rotaie,ecc .sul tealio erano dimensionate per il peso e sforzo della vettura e i 2 o 4 leggeri vagoni passeggeri a 2 assi con (penso!) 30/50 ton max coplessive (carichi) utilizzati sulla linea di Giaveno (...Chivasso/brusasco aveva forse gli stessi mezzi o lo stesso tipo di materiale)sono ben altra cosa rispetto a 10/20 o piu vagoni merci che con le loro 200-500 tonnellate almeno implicano telai e componenti un "poco" piu' robusti.

Antichissimo esempio di servizio su gomma ...visto che le rotaie mancavano su quel percorso(Cigliano-Chivasso)


Gia' il solo raddoppiare "almeno" il peso del solo locomorore merci rispetto al passeggeri causerebbe disgrazie ad un qualunque tram passato presente e futuro (immagino le 6000 sparse a pezzi per via Milano ha ha ha! ...7000 no!) ...basta pensare alle bronzine(cuscinetti solo dopo anni 50 nei tram) sugli assali costrette a sopportare un peso doppio a quello originario .In conclusione credo che le modifiche avessero riguardato sia i riduttori aumentando il numero di denti della corona e riducendo quelli del pignone(fino ad un certo punto si puo', poi la corona ...tocca terra),o al limite un doppio riduttore come per le vetture superga (che con i loro 220 kilowattini sarebbero in grado di trainare anche loro i 10/20 carri merci a 15 kmh) ,ma anche ralle telaio e freni....la satti non credo che ai tempi avesse una officina in grado di intervenire cosi pesantemente ... (oddio ci sarebbero potute essere le off di Rivarolo e P mosca in aiuto...) per cui il progetto delle modifiche fu certamente esterno e l'esecuzione piuttosto lunga...o al limite fu un azzardo fortunosamente riuscito, ma non credo proprio visto che le norme per l'autorizazzione alla circolazione dei mezzi ferroviari sono sempre state molto precise e rigide anche dal lato tecnico oltre che normativo fin da prima del 900. al punto che mi pare che esistessero gli ingegneri "ferroviari" gia' prima del 900

Il tuo discorso non fa una grinza. Ma più di un testo cita i locomotori della Satti come rifacimenti dei vecchi tram interurbani.

Tralasciando per un momento i fatti storici e ipotizzando che tu abbia ragione nell'affermare che i loco Satti nascano di sana pianta o siano frutto di trasformazione/adattamento di locomotori ferroviari esistenti si pongono alcuni quesiti che vorrei sottoporvi per stimolare la discussione:

- Se fossero stati ordinati "nuovi" viene subito da chiedersi perchè fossero dotati di fanaleria alquanto antiquata (anni '30/40) e le forme fossero terribilmente squadrate e prive di qualsivoglia fronzolo estetico. E' da notare che tali mezzi sono nati in un periodo in cui si prestava ancora un minimo di attenzione al lato estetico e che una qualunque ditta di costruzione/trasformazione ferroviaria avrebbe sicuramente cercato di aggraziare le forme dei mezzi.

-In virtù del fatto che i mezzi erano esteticamente elementari il primo pensiero è rivolto ad una "auto-trasformazione" a carico di officine Satti o qualcosa di estremamente economico appaltato a ditte esterne. Come avvenne per il T450 su base della motrice a due assi della serie 100 venne conservata la meccanica e totalmente ricostruita la cassa con forme elementari molto simili ai loco Satti.

-Se invece si trattasse di trasformazione di mezzi ferroviari bisognerebbe capire da quali mezzi si partì all'epoca per creare i locomotori. Sarebbero stati comunque dei mezzi leggeri (Tipo FS E400) che avessero un peso ridottissimo e un'ottima iscrizione in curva per consentire la circolazione sulle strette curve della rete tramviaria. In più va tenuto presente la conicità delle ruote e il bordino delle stesse che sui mezzi ferroviari è differente.

-infine, tenendo come buono il concetto precedente, ci sarebbe da chiedersi se trasformare un mezzo ferroviario in pseudo-tramviario fosse effettivamente conveniente: ci vogliono motori appositi (600/1200V), assi e sale, carrelli di passo contenuto, avviatori e meccaniche idonee, assorbimenti di corrente contenuti così come pesi e prestazioni dinamiche diverse da quelle ferroviarie.

Alla luce di quanto esposto mi sento di affermare che è più facile trasformare un mezzo tramviario, già minimamente predisposto per un servizio "pesante" come le interurbane, in "pseudo-ferroviario" piuttosto che il contrario, tenendo presente che il servizio che facevano questi mezzi non era prettamente ferroviario.

Ciao. JO

Last edited by Zio JO; November 18th, 2012 at 03:39 PM.
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