turtu63

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parella boy

Mah, per quanto mi ricordo io, nel '61-'62 circa, quando da "gagno" andavo a spasso con mio nonno in quella zona dopo un giretto in corso Appio Claudio, in strada delle ghiacciaie c'erano alcune piccole officine e laboratori artigiani (falegnamerie, fabbri, etc.) più o meno come quelle insediatesi nei ruderi della vecchia cascina ex Domus Morozzo.....beh, erano "vecchie" già allora, penso che risalgano alla metà del secolo XIX°; mi pare che in quello specifico fabbricato ci fosse una vecchissima segheria (ma ero piccolo e potrei sbagliarmi)....sul bordo della via ci crescevano i sambuchi, ed imparai proprio da mio nonno a ricavare fischietti dagli steli!!!! AH,NOSTALGIA

Riobasco

Vabbè, ragazzi, ma voi volete farmi svenire con 'ste foto, datevi una calmata, non riesco più a starvi dietro

turtu63

ma sbaglio o a sinistra c'è una coppia di binari,oltre a quelli sul controviale a destra?Riobasco,c'è un quiz per te sui binari di via palazzo di città qualche post fa

Riobasco

Certamente era banalizzato, nel tratto finale due binari non ci starebbero proprio fiscamente (o forse potevano starci ma l'incrocio tra due vetture sarebbe stato fiscamente impossibile). A meno che fosse compenetrato (avevo visto qualcosa del genere in una vecchia foto di Milano) cioè con una delle due rotaie di una direzione "contenuta" nel binario del senso opposto.

PG1964

E se la foto fosse stata ritoccata per rendere la zona circostante lo stabilimento più "importante" ? Le carrozze sembrano parcheggiate e non in movimento (sono appaiate)....

Icopix

Il sentimento di tristezza, nel vedere la foto della ditta Trinchieri,
mi deriva dal ricordo che ho di quel cortile;

agli inizi degli anni '50, uno zio ( fratello di mio nonno ), venne a Torino per stabilirsi qui con la famiglia.

Trovò lavoro presso la ditta Trinchieri & Brosio e, poichè ce n' era la possibilità,
vi andò anche a vivere; l' alloggio, in via tesso 8, era situato al primo piano ( al piano ammezzato vi erano gli uffici della ditta ),
ed il balcone del tinello affacciava direttamente sul tetto che si vede a sinistra nella foto.
Tra la fine degli anni '50 e l' inizio degli anni '60 ( mia mamma non ricorda esattamente la data ),
la "Trinchieri & Brosio" chiuse i battenti, mio zio mantenne la possibilità di rimanere in affitto nell' alloggio ( ed andò a lavorare alla Savigliano ),
e la proprietà affittò i locali ad una azienda che produceva mobili in tubolare e lamiera per ufficio ed ospedalieri.

Nel 1965, quando i miei vennero a vivere a Torino, grazie all' interessamento di questo mio zio,
mio padre andò a lavorare in questa azienda, come autista.

Ricordo con grande nostalgia certi sabato mattina ( all' epoca il sabato era lavorativo ) in cui mio padre mi portava con se al lavoro,
per preparare un carico da consegnare al lunedì;
e mentre lui svolgeva il suo lavoro, io giocavo in quel cortile:
con dei pezzi di lamiera forati, qualche bullone ed una pinza,
passavo la mattinata fingendo di giocare al "Meccano" ( ve lo ricordate ? ).

Il destino ha voluto che mio padre non lasciasse più quell' impiego: morì nell' 80, quando ancora era dipendente di quella ditta.

Molti anni dopo quell' azienda si trasferì a Mappano, ed in seguito fallì.
Nel frattempo anche il mio vecchio zio se n' è andato........
Ma in quella casa ci vive ancora una sua figlia.

Non ho idea di cosa ci sia attualmente dietro quel portone;
ma a me piace credere che ci sia ancora quel papà....... con un figlio che gioca con un finto "Meccano".

Scusate l' OT.

VivaTo

Edificata per ospitare un reggimento di Fanteria costituito da dodici compagnie, la caserma Dogali si inserisce a pieno titolo nella politica di intensificazione della presenza di nuove strutture militari nel territorio cittadino.
Il progetto redatto dal capitano del Genio Giuseppe Bottero nel 1887 giunge a compimento nel 1888, sotto la direzione di un altro capitano geniere, Siro Brauzzi. L’attuale caserma mantiene le forme originarie sia per quanto riguarda la distribuzione planimetrica, sia per la soluzione architettonica delle facciate.

Intitolata ad Alessandro La Marmora nel 1921, la caserma ospita nel corso degli anni diversi corpi d’armata, dal V reggimento Genio (1897-1920) al IV reggimento Bersaglieri ciclisti (1921).
Dopo l'8 settembre 1943 essa diventa il quartiere generale dell'Ufficio Politico Investigativo (UPI) della Guardia Nazionale Repubblicana (GNR), creato allo scopo di reprimere con ogni mezzo la lotta clandestina, trasformandosi così in luogo di detenzione e di tortura per tutti i sospettati di appartenere alla Resistenza.
Una lapide posta nel 1962 dal Comando della divisione Cremona nel fossato dove avvenivano le fucilazioni recita: "Qui caddero / i valorosi patrioti torinesi / martiri della resistenza / 1943-1945".

turtu63

mah,son mica convinto,sto tram va in direzione corso vittorio o via Cernaia?

turtu63

anche questi binari in basso a destra mi incuriosiscono

turtu63

iniziano le ricostruzioni,via Giolitti angolo via Lagrange

turtu63

Pilonetto,esposizione 1911

VivaTo

Via Po - Caffè Nazionale

L'altro ieri



Ieri



Oggi

Icopix

La corsia (?) centrale era riservata ai tram che da via XX settembre dovevano
poi svoltare in corso Regina ( il percorso del 9, ancora oggi, lo ricordo a memoria...... per ovvii motivi ).

VivaTo

Riprendendo un post dei giorni scorsi, ecco i danni da bombrdmento sul Filadelfia

VivaTo

Scusate, ma le palme le hanno piantate perchè erano in Via San Remo?
Avrebbero potuto mettere anche una statua di Nilla Pizzi!

turtu63

VivaTo

Piazza San Carlo bombardata





Gli effetti negli interni



Lo steso interno oggi

(fabrizio)

Ma questo balcone in piazza San Carlo?

Oh bella, ma in che zona di Largo Orbassano è? Non riconosco nulla... La casetta a un piano in mezzo sembrava una di corso Racconigi ma mi sbagliavo..

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