bube

Mi dispiace ma di nomi non ne ricordo ne' se ne parlava .Per il viale alberato mi risulta sia stato distrutto per far posto ad altro nel 77/78 .....una vera cattiveria perche' ricordo che addirittura alcuni fotografi andavano a farci servizi nunziali ed altro,gli alberi ,credo centenari dalle dimensioni, ai tempi erano ancora piu' o meno curati in quanto i rami di questi incrociandosi fra loro facevano diventare il percorso verso la villa una fresca galleria d'estate ed un luogo da paura d'iverno con la nebbia' e peggio ancora col buio ,il tutto era a 600/700 mt di cammino dalla scuola di v Cimabue.
bb

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turtu63

mi piacerebbe aprire un trhead chiamato-torino ,a caccia di tracce del passato, in cui, armati di fotocamera ,si va a caccia di qualcosa di un passato che non è sparito ma resiste,ha lasciato qualche traccia.chiaramente bisognerebbe fotografare piccole cose,particolari,antiche attività ,non la mole o la stazione di porta nuova,che anche se vecchie vivono tuttora.non avremmo neanche problemi di diritti d'autore,in quanto sono foto nostre,in più nel tempo libero è piacevole camminare all'aperto in cerca di qualcosa di interessante,più che stare ore davanti ad un computer.che ne dite?naturalmente mi aspetto critiche ,qualcuno dirà che c'è già torino sparita,altri diranno c'è torino in via di sparizione,ma per me è una cosa diversa,gradirei dei pareri.ad esempio oggi ho scattato questa foto,è un portale d'ingresso di una fabbrica di pavimenti o rivendita, fatto usando anche con le piastrelle in vendita,decorazioni,qualcosa si riesce a leggere, non è sparita e non è in via di sparizione,è lì,a ricordarci un passato.oppure una panchina al castello di rivoli,i suoi anni li ha,è più robusta e comoda di quelle di oggi

FaseREM

Secondo me sono cose che stanno bene anche in questo thread... a mio parere ce ne sono fin troppi!

Credo che la panchina di Rivoli non sia d'epoca ma semplicemente "vecchio stile", io non le do più di dieci anni

turtu63

a vederla da vicino era molto grande,la foto non rende l'idea,ce ne sono di simili a villa genero,io non credo che si prendano la briga di fare panchine vecchio stile ,certo non è vecchissima,chissà...bene,allora ogni tanto metterò qualche foto(poche,tranquilli)del genere del portale,sperando che non salti fuori qualcuno a dirmi che non è torino sparita,grazie fase rem

ImpiantiFissi

[QUOTE=turtu63;95770006]
...oggi ho scattato questa foto,è un portale d'ingresso di una fabbrica di pavimenti o rivendita, fatto usando anche con le piastrelle in vendita,decorazioni,qualcosa si riesce a leggere, non è sparita e non è in via di sparizione,è lì,a ricordarci un passato...



Una cosa interessante di questa foto sono le due targhe stradali: quella di via Aquila (a proposito, a Torino si trovano questa via e corso "Spezia" - senza l'articolo - perchè battezzate prima degli anni'30 dalla pedante burocrazia subalpina; mentre a Roma, dove le strade che portano questi nomi sono state tracciate più tardi, l'articolo invece c'è!) è più vecchia e risale probabilmente agli anni '40, quando per mancanza di marmi ci si limitava a verniciare direttamente i toponimi sui muri, anche se con una tinta decisamente resistente, vista la durata.
Quella di corso Umbria, un po' sbrecciata, è assai più recente, e molto probabilmente ne copre una precedente, pure verniciata, che dovrebbe essere dedicata non alla regione... ma alla Regina Elena: questa è stata la prima denominazione di un tratto di Corso Umbria, che poco dopo invece prendeva il nome di "Via Ferrara".

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"Torino? È la città più noiosa del mondo, insieme a Bordeaux!"
Parola di Gustave Flaubert.

Breus

Ad esempio questo?

Un fabbricato industriale che sopravvive miracolosamente in pieno centro: via Gozzi angolo c.so Bolzano.

Qualcuno ha qualche idea di cosa possa essere stato? I magazzini delle dogane, di cui si è recentemente detto, teminavano propri sull'altro lato di via Gozzi.

B.

Makyo

Bellissimo quel portone "portoghese" turtu. Grazie alla fortuna di quella fabbrica, che a quanto pare, malgrado, tutto è ancora lì e resiste, il portone "portoghese" è ancora lì! E sì ImpiantiFissi c'è da chiedersi cosa usavano ai tempi, visto che le scritte delle vie restano ancora dove sono mentre quelle più recenti si sgretolano.

A proposito di fabbricati in pieno centro mi ha sempre affascinato quello lungo via Bligny angolo via Giulio, in uno di quei tanti vuoti urbani che si ignora, andando invece a costruire dove meno ce n'è bisogno.

Eccolo qua:
https://maps.google.it/?ll=45.077411...3,,0,5.79&z=18


Do invece il mio personale contributo alla gallery "a caccia del passato". Qui sotto una scritta, trovata per caso in via Principe Tommaso.
E' chiaramente leggibile "Abbasso la guerra", dalla grafia vecchio stile.
Poco oltre echeggiano altre scritte contro la guerra, altre a favore e infine il disegno di una busta con sotto scritta una data: 1917.



Scrissi un articolo a proposito, se vi va di leggerlo è qua: http://sunsalvario.blogspot.it/2012/...anno-1917.html

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Breus

Incredibile, una scritta sul muro che resiste quasi cento anni!

Chissà quale storia c'è dietro......


PS: Perchè non fai una segalazione a Maurizio Lupo, che sulla Stampa si occupa di questioni sulla storia di Torino? (sempre che non stia già sbirciando il tuo post... :-))

turtu63

complimenti makyo per l'articolo e per le tracce storiche trovate,quelle scritte sulla guerra e soprattutto la busta con la data sono da brividi,pensa alla disperazione di chi doveva partire per la guerra e il bisogno di esprimerla,il lasciar traccia di se mediante una semplice scritta,non avendo all'epoca altri mezzi di comunicazione.questa è storia viva,reale,molto di più di quella che si impara sui libri che appare più lontana da noi.
della fabbrica di piastrelle,con decoratore Pietro....., è rimasto solo il portale,dietro c'è un piccolo cortile di una modesta abitazione,invece di spazi urbani vuoti che si ignorano c'è uno tra largo toscana,via borgomasino e via forlì,dateci un'occhiata.questa è la busta disegnata che indica probabilmente la data di partenza per il fronte

FaseREM

La guerra sarebbe durata fino al 4 novembre dell'anno dopo... ancora 17 mesi. Speriamo che si sia salvato.

Incredibile che la scritta si sia conservata, immagino che si trovi dentro una rientranza (ho guardato su Google Maps ma non ho capito bene quale palazzo sia... e forse è meglio che non si sappia troppo). Questo significa che è almeno quasi un secolo che non pitturano la facciata?!? Peraltro, nell'ipotesi in cui si decidessero a farlo, probabilmente gli imbianchini non si farebbero molti scrupoli a passarci sopra una mano di vernice.

Ualez

guardando gugol forse ho individuato il palazzo, forse

ace of spades

cosa sia stato non lo so, anche se porbabilmente era un magazzino, oggi fa parte dell'oratorio dei Santi Angeli, dentro c'e' una specie di palestra

ace of spades

per anni dentro c'e' stata una carrozzeria che faceva anche da sponsor a una squadra ciclistica, infatti ci trovavi parcheggiate le auto con i porta bici e i colori della squadra. adesso e' da qualche anno vuoto e viene utilizzato dal comune come magazzino per le luci d'artista

turtu63

dove sono le scritte è scritto nell'articolo di makyo
lugubre palazzone delle Suore Francescane d'Egitto sito all'angolo fra via Principe Tommaso e via Giacosa. La grafia vecchio stile e i segni di gessetto sono inconfondibili.

FaseREM

Con Google StreetView non ho identificato nessun palazzone che sembri abitato da suore, escludendo i due moderni del lato nord, posso dedurre che si tratti del condominio più sporco.

Ualez

è proprio quello

Makyo

E' esattamente quel palazzone sporco all'angolo. E sì, a quanto pare non viene pulito da più di un secolo! Proprio grazie a questo custodisce molte tracce del passato (oltre ad alcuni mutandoni ottocenteschi rimasti incastrati sui cornicioni delle finestre ).

Quelle scritte sono notevoli....pensare che ci fosse davvero qualcuno che osasse scrivere sui muri "Abbasso la guerra", mentre fucilavano i disertori, fa davvero effetto...

La scritta si è "salvata" anche perché ricoperta da fuliggine, che ho in parte pulito. E' situata proprio sotto una specie di basso cornicione sporgente che delimita il piano interrato.

Ma questo palazzo riserva altre chicche, anche se meno importanti.

Un dì inizia a diluviare e mi riparo sotto l'androne della casa di fronte. Sopra il portone del palazzo lugubre ho sempre notato una scritta, illeggibile. Arriva una raffica di pioggia e..ta-dam...la scritta riappare!

Eccola qui:



Scopro quindi che l'edificio non è sempre stato delle suore ma fu una scuola-convitto chiamato Istituto A.Volta. Tutto grazie..alla pioggia...e la scritta è leggibile tuttora(credo)!

Altro dettaglio: resiste un'indicazione stradale "via giacosa (già via Burdin)". Sì perchè la via si chiamò così fino ad inizio Novecento.
Conoscete la storia dei fratelli Burdin e dei loro magnifici vivai?



Scrissi un altro articolo a proposito (sempre alla Maurizio Lupo ), eccolo qua: http://sunsalvario.blogspot.it/2011/...scono-piu.html

FINE DELLA STORIA DEL PALAZZO DI VIA GIACOSA 18

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VivaTo

Visto che bel tipo di motrice per la cremagliera di Superga?

Riobasco

Infatti non vedo granchè (vabbè, la presbiopia non aiuta ) ma suppongo sia un locomotore Agudio, sistema che fu utilizzato sino a quando la Sassi-Superga (seconda funicolare in Italia dopo quella di Napoli) fu trasformata in cremagliera, metà anni '30.
Visto che tu avevi un bisnonno lattaio in piazza Vittorio posso dire, con altrettanto orgoglio, che un mio prozio (un fratello di mia nonna è tale, vero?) faceva il casellante sulla Sassi-Superga

edit: ora la cartolina si vede bene anche senza occhialini!

VivaTo

Riobasco chissà, magari il tuo prozio casellante conosceva il mio bisnonno cappellaio abitante in Via alla Parrocchia (di Sassi).

Scherzi a parte, la cartolina si vedeva un po' poco ma poi, con le mie innate capacità informatiche, sono riuscita a rnderla visibile ed ho tolto l'annotazione sulle dimensioni.