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Old January 5th, 2010, 06:09 PM   #741
FaseREM
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Ho trovato quelle foto su Wikimedia Commons.

Altre immagini interessanti:

Giacomo Brogi (1822-1881): Cattedrale


Si possono vedere ancora le case e le casupole intorno al campanile del duomo!

Carlo Brogi (1850-1925): Piazza Castello


Oltre a non esserci la Torre Littoria, mancava ancora via Pietro Micca! Via Barbaroux doveva arrivare stretta fino all'angolo della piazza. Anche il palazzo che adesso si trova tra via Pietro Micca e via Garibaldi non era ancora stato uniformato in altezza.


Carlo Brogi (1850-1925): Panorama dal Monte dei Cappuccini


Si vedono: il ponte di ferro Maria Teresa (poi sostituito dal ponte Umberto I) e i Murazzi non ancora esistenti. Il parco del Valentino era già bello rigoglioso.

Altre immagini del Ponte Maria Teresa che non conoscevo:

Giacomo Brogi (1822-1881)


Henri Le Lieure (1831-1914)
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Old January 5th, 2010, 07:20 PM   #742
Marmox
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Grazie FaseREM!

Chissà se il ponte di corso Vittorio tipo Brooklin, ai torinesi di quel periodo appariva inconsueto, moderno, futuristico o di cattivo gusto?

Certamente al giorno d'oggi non vedrei bene tutti quei cavi sul Po.
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Old January 6th, 2010, 01:15 AM   #743
Maurrison
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Bellissime foto, grazie a FaseREM per averle postate!
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"Si può prendere in giro tanta gente per poco tempo, o poca gente per tanto tempo, ma mai tanta gente per tanto tempo" (cit.)
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Old January 6th, 2010, 12:13 PM   #744
cityto
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Originally Posted by Marmox View Post


Grazie FaseREM!

Chissà se il ponte di corso Vittorio tipo Brooklin, ai torinesi di quel periodo appariva inconsueto, moderno, futuristico o di cattivo gusto?

Certamente al giorno d'oggi non vedrei bene tutti quei cavi sul Po.
all'epoca quel ponte era assai futuristico. non mi ricordo dove , l'ho letto ma è stato il primo ponte italiano ad utilizzare la tecnologia a cavi sospesi.

fu abbattuto perchè troppo strettoe non piu adatto alle esigenze della città
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Old January 6th, 2010, 12:20 PM   #745
cityto
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Il Ponte Maria Teresa, contrariamente a quanto viene detto, si trovava qualche metro più a Nord rispetto al nuovo ponte Umberto I che lo sostituì a partire dal 1907. Costruito nel 1840 dalle Compagnie Bonnardet grazie ad un accordo con il Re Carlo Alberto, fu, probabilmente, il ponte più bello di Torino. Era lungo 127 metri e largo 6, la sua struttura era quasi completamente in ferro, da cui derivava il suo secondo nome “Ponte di Ferro” e la sua unica campata era sorretta da quattro cavi di acciaio per parte sospesi su 4 colonne a sezione circolare e i cui capi erano affogati in grossi cubi di cemento posti ai lati del ponte. Contrariamente a quanto si può pensare osservandolo attraverso le immagini d’epoca, questo ponte era molto robusto. La ditta che lo costruì, grazie all’accordo col Re, doveva occuparsi per 70 anni anche del pedaggio. Alla fine, questo accordo, a causa delle condizioni non proprio ottimali in cui la struttura in ferro versava dopo appena 41 anni, venne a cadere, rendendone completamente gratuito il passaggio. Fin dal 1880 si pensava di abbatterlo e sostituirlo con un ponte più solido e definitivo ma ci vollero ben 23 anni prima che il progetto andasse in porto. Per via della sua bellezza, al momento di abbatterlo, venne anche proposto di smontarlo e spostarlo in un’altra parte della città, ma alla fine non se ne fece nulla. Sono curiose alcune immagini che si possono trovare per la rete, in cui si possono vedere, nel giro di pochi metri, ben tre ponti. Il vecchio ponte Maria Teresa, il nuovo Umberto I (in costruzione) ed il ponte provvisorio in legno.
...
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Old January 6th, 2010, 07:02 PM   #746
sonny.86
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Belle immagini, non conoscevo questo ponte!!
Peccato che non l'abbiano spostato come proposto all'epoca.....
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Old January 6th, 2010, 10:05 PM   #747
FaseREM
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Ultima tornata di foto trovate su Wikimedia Commons:

Giacomo Brogi (1822-1881) - Piazza Statuto (1865):


Completamente vuota... non so se sarebbe rientrato in questa inquadratura ma il monumento al genio del Frejus non esisteva ancora .

Giacomo Brogi (1822-1881) - Panorama della città da Villa della Regina:


Giacomo Brogi (1822-1881) - Riva del Po e Castello del Valentino


Giacomo Brogi (1822-1881) - Ponte di Moncalieri in costruzione (1865)
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Old January 6th, 2010, 10:27 PM   #748
fabrik
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ma è vero che negli anni '60 in collina c'era uno skylift?
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Old January 6th, 2010, 10:51 PM   #749
Andrea87
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Io so della presenza dell'ovovia Italia'61-Parco Europa. Mai sentito parlare di skylift
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Old January 7th, 2010, 02:17 AM   #750
Makyo
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Uno skilift?!

Al massimo c' era la magica funivia dei Capusin!







o c' era l' ovovia come riportato Andrea87, anche se mi pare che sia durata poco poco...però l' idea di uno skilift non è male..bisogna trovare(o creare) un super prato in collina x fare discesa..e via con gli skipass!!!
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Old January 7th, 2010, 10:57 AM   #751
fabrik
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ho sentito dire che c'era proprio uno skylift per sciare..
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Old January 22nd, 2010, 11:59 PM   #752
FaseREM
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Largo Orbassano: Fabbrica Automobili Itala. Lo stabilimento fu costruito nel 1906 nei pressi dell'allora Barriera di Orbassano. Di tutto quello che si vede non è rimasto praticamente che un pezzettino di capannone su corso Rosselli (dalla foto non si capisce nemmeno se il corso esistesse), forse qualche casa in via Spalato e in lontananza in via Braccini.

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Old January 24th, 2010, 01:26 AM   #753
tronchino
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Incredibile, non sapevo che uno stabilimento occupasse l'intero triangolo tra le linee ferroviarie. A vista corso Rosselli non c'era: l'unica strada era dove si vede il nome della fabbrica. Sopra la scarpata della ferrovia. Oggi credo corrisponda a corso Adriatico.
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Old January 24th, 2010, 08:43 PM   #754
Makyo
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Fabbriconi su fabbriconi...fa impressione quella foto!!!

Sul libro "Torino al lavoro" ho trovato una foto dell' interno dell' Itala:



A proposito di fabbriconi, sua maestà Mirafiori nel 1965:



Non è cambiato molto...forse oggi c'è qualche casa in più, il cimitero alle spalle e non ci sono più le vecchie 500(ci sono quelle nuove!).

Ma dell' Itala non è rimasto proprio nulla? Manco la palazzine d' ingresso(che si vede a destra)?
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Last edited by Makyo; January 24th, 2010 at 08:45 PM. Reason: agg
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Old January 25th, 2010, 01:13 AM   #755
Il Luka
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Originally Posted by Makyo View Post
Ma dell' Itala non è rimasto proprio nulla? Manco la palazzine d' ingresso(che si vede a destra)?
è rimasto solo un abbozzo di facciata e capannone,trasformato in supermercato GS....il resto è stato AZZERATO dai condomini con "finiture di pregio" (e pure cari come il fuoco!)
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I più fetenti e inetti personaggi del paese ricoprono ruoli importanti, primari per la vita del paese stesso. E infatti il paese è in un coma irreversibile da cui… chissà quando si risveglierà. (letto su un forum,frase bellissima,non conosco l'autore che, se si riconosce in queste parole, è autorizzato a chiedere il copyright)
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Old January 25th, 2010, 09:21 AM   #756
(fabrizio)
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Originally Posted by Il Luka View Post
è rimasto solo un abbozzo di facciata e capannone,trasformato in supermercato GS....il resto è stato AZZERATO dai condomini con "finiture di pregio" (e pure cari come il fuoco!)
quello cui ti riferisci è la Materferro, credo. non l'Itala.
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Old January 25th, 2010, 03:44 PM   #757
derit
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Voglio la funicolare per il monte dei cappuccini!!!!!
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Old January 25th, 2010, 06:07 PM   #758
Il Luka
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Originally Posted by (fabrizio) View Post
quello cui ti riferisci è la Materferro, credo. non l'Itala.
beh il triangolo ferroviario è quello...la foto dovrebbe rappresentare l'area Materferro...credo!che prima della materferro ci fosse l'itala?d'altronde l'itala cessò la sua attività negli anni '30!
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Old January 25th, 2010, 10:59 PM   #759
FaseREM
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Originally Posted by Il Luka View Post
beh il triangolo ferroviario è quello...la foto dovrebbe rappresentare l'area Materferro...credo!che prima della materferro ci fosse l'itala?d'altronde l'itala cessò la sua attività negli anni '30!
edit:

Pare che Itala e Materferro si siano insediate entrambe nel 1906. L'Itala occupava l'area compresa tra gli attuali corso Adriatico e corso Rosselli - che ai tempi si chiamava corso Parigi - e fu trasformata in area residenziale a fine anni '50-inizio '60, a giudicare dalla forma dei palazzi. La Diatto, poi Materfer, occupava l'area tra i corsi Rosselli, Lione e Mediterraneo, credo sia rimasta industriale ancora per un po' di decenni prima di essere abbandonata a se stessa e trasformata in area residenziale solo dopo il 2000.

La palazzina che affacciava su largo Orbassano e che si vede nella foto che ho postato era di Pietro Fenoglio, doveva essere in stile liberty.

Ho trovato qualche testo in rete:
http://www.istoreto.it/didattica/sco...stria_0203.pdf
http://www.istoreto.it/to38-45_indus...materferro.htm

Il secondo in particolare parla della storia della Diatto, poi Materferro.

Ecco i due stralci:

Un altro quartiere periferico che legò il suo sviluppo alla crescita industriale cittadina fu il Borgo San Paolo che si sviluppò appena oltre la cinta daziaria di C.so Ferrucci, lungo le vie San Paolo e Monginevro. Tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 questa divenne una zona ad altissima densità industriale: negli anni ’80 del XIX° secolo fu costruito in Via Boggio 19/21 il complesso delle Officine Ferroviarie per la costruzione e le riparazioni delle locomotive e dei vagoni, seguito, ai primi del ‘900 dalla Nebiolo (Via Boggio), dalla Diatto, divenuta in seguito Fiat Materferro (in Via Rivalta, stabilimento per la costruzione di carri, carrozze, materiale per tranvie e, in seguito, di vagoni ferroviari), dalla Lancia (che si estendeva su una superficie compresa tra Via San Paolo e C.so Peschiera 193) , dalla Fiat SPA Automobili (in C.so Ferrucci 22) e dalla Fabbrica italiana Pianoforti (C.so Racconigi).

Molto probabilmente è proprio per le esigenze legate ad una produzione più estesa che nel 1906 la Diatto si trasferisce in una nuova e più ampia struttura (in Borgo San Paolo ai confini con la barriera di Orbassano) tra i rami della ferrovia per Milano e Susa, non distante dalla fabbrica per automobili Itala di Pietro Fenoglio. Dell’edificazione della nuova officina si incarica l’ingegner Ferraris: un impianto non troppo esteso e dalle linee molto semplici che consta di un capannone formato da tre grandi fabbricati che subirà, nel 1912, un ampliamento lungo il lato che si affaccia sul Corso Rosselli (allora Via Parigi) con la costruzione di un locale in cemento armato adibito alla realizzazione di locomotive, ad opera dello stesso ingegner Ferraris.

Last edited by FaseREM; January 26th, 2010 at 12:03 AM.
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Old January 26th, 2010, 12:13 AM   #760
FaseREM
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In pratica...

Area gialla: Itala
Area rossa: Diatto - Fiat Materferro, cerchiata in rosso la parte ancora esistente.

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foto, torino

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