cityto

l'ultimo grosso investimento della rai è il palazzo di Via Cavalli , senza contare la ristrutturazione dell'auditorium avvenuta nel 2000. A Roma l'ultimo grande investimento è Saxa Rubra per i mondiali del 90'....

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Territory passion, Design for living

Kawa72

è in affitto! nessun investimento, la proprietà è Tim o Telecom che dir si voglia

ciompi

mi pare che vi sia un po' di confusione nella scheda del Museo di Torino.
Nella scheda è scritto:
"Il Teatro di Torino (o Scribe), realizzato nel 1857 su progetto dell’architetto Giuseppe Bollati, è inaugurato nel 1925, grazie all’intervento di recupero finanziato da Riccardo Gualino"

non mi è facile comprendere la reale cronostoria del teatro, ma la sul http://www.teatrotorino.unito.it/ il tutto viene ampiamente chiarito.

Da analisi sulle mappe di Torino si vede che il sito del teatro è sempre stato quello proprio dirimpetto all'attuale Centro di Produzione Rai, attualmente semidistrutto dai bombardamenti bellici e di cui ne rimane solo la facciata sulla via, talvolta citato come Teatro di Torino, in altre citato come Teatro Scribe.
Il palazzo dietro la Mole, all'angolo di via Montebello e via Verdi, acquisito dall'Eiar che lo ristrutturò completamente adattandolo a studio radiofonico non viene mai citato come teatro Scribe, come invece scritto nel post 29774.

ciompi

Per chiarire le date

dal 1857 al 1925 si è sempre chiamato Teatro Scribe
dal 1925, dopo la ristruttutarazione di Gualino, al 1943 (distrutto dal bombardamento), si è chiamato Teatro di Torino

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turtu63

piazza madama cristina

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Generale

Anche il centro ricerche di Corso Giambone credo sia sicuramente successivo agli anni 60

turtu63

Daniele Cordone
1959 circa – Porta Susa: il primario cavalcavia ferroviario in acciaio che nel circa 1961 fu sostituito con quello ad arco, rimosso anch’esso con l’interramento della ferrovia.

Non è ancora costruito il grattacielo RAI e sullo sfondo a destra sono in costruzione i due edifici gemelli che ora ospitano la Regione Piemonte (Ambiente, governo e tutela del territorio) e l’Agenzia delle Entrate (non nella foto)

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Censin

Allora la vecchia passerella era anche automobilistica! Ho sempre pensato fosse solo tranviaria e pedonale. Per la verità, non ci sono mai passato, me la ricordo solo quando in treno si arrivava a Porta Susa da Porta Nuova, e il treno ci si infilava sotto....(l'ultima volta nell'agosto 1959 col diretto per Milano - Venezia del mattino...)

Censin

Vediamo ancora le vecchie tettoie risalenti agli anni 30, sostituite da quelle attuali all'inizio di questo secolo.

turtu63

ricordo che, qualche anno fa ormai, alla tua affermazione di passerella solo tranviaria e pedonale,avevo risposto con un "teoricamente" e questa foto;ti sarà sfuggita

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Modestino Balabam

Palazzo Morozzo della Rocca, vista di via Giolitti.
Ieri
Oggi

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turtu63

Torino e i suoi dintorni, anno 1916
Un “Tuttocittà” della Torino d’inizio Novecento
https://rivistasavej.it/gli-eredi-bo...SCVs2_nX1U1guk

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Censin

Mi pare che invece sia anteriore, fine anni 50 o inizio anni 60.

giuseppe tubi

Però a me pare di ricordare foto di una sala moderna e abbastanza "raccolta" di gusto modernista, realizzata da Gualino. Nulla a che vedere con la sala tipo Carignano vista sopra. Ma posso ricordare male...

ciompi

Nel sito http://www.teatrotorino.unito.it/ vi è una foto del teatrino che Gualino fece realizzare presso la sua abitazione di via Galliari. Forse potrebbe essere quella la sala che ricordi.

Censin

E' vero, non ci avevo fatto caso! Torno però a ripetere che quella passerella l'ho sempre vista solo passando col treno, la ricordo perchè, ancora colle loco a vapore, passando sotto tutto il fumo s'ingolfava e, coi finestrini aperti, entrava dentro.
Il problema di quel cavalcavia era proprio la sua ridotta altezza; il che, coll'elettrificazione della Torino - Milano, nel 1960, rese necessaria la sostituzione col successivo cavalcavia, per fare spazio alla catenaria standard Fs 3000 V cc. (il precedente bifilare trifase non aveva catenaria, quindi sotto la passerella ci poteva stare).
Notare che prima dell'elettrificazione della Torino - Milano, tutti i treni di quella linea e diramazioni, salvo i rapidi effettuati con gli automotori (i "Trebello"), erano effettuati con loco a vapore; uniche eccezioni la linea di Aosta, gestita con automotrici (per via dell'inversione di marcia a Chivasso e delle tante gallerie, da Caluso in su), e i pochi diretti per Arona via Borgomanero, pure gestiti con automotrici (sempre per via delle gallerie).
L'elettrificazione della linea per Milano data appunto dal 1961; la diramazione Chivasso - Casale - Valenza da fine anni 80; la Chivasso - Ivrea dall'inizio di questo secolo, come pure la Canavesana da Settimo per Rivarolo; la Santhia - Biella dovrebbe essere elettrificata prossimamente; la Santhia - Arona è attualmente soppressa e sostituita con autopullman.

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giuseppe tubi

Si, probabilmente era quella! :

Censin

L'origine della passerella - cavalcavia dovrebbe essere comunque essere tranviaria: venne infatti installata nel 1909, per consentire il proseguimento della linea 3 dell'Atm dal precedente capolinea davanti alla stazione di Porta Susa fino alla Barriera di Francia (ora piazza Bernini). Venne anche sfruttata come collegamento pedonale al resto della città del nuovo quartiere di Cit Turin, fino ad allora quasi isolato (il nome di "piccola Torino" pare facesse riferimento proprio alla posizione isolata, che ne faceva una borgata quasi completamente autonoma).
Potrebbe, la passerella, essere stata allargata nei decenni successivi, in modo da consentire il transito anche di altri mezzi, oltre i tram.

42nd

Il Centro Ricerche RAI si trasferì nella "nuova" sede di Corso Giambone nel 1961

http://www.crit.rai.it/CritPortal/?page_id=8&lang=it

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Censin

La passerella potrebbe essere in effetti nata solo pedonale; lo dimostrerebbe questa foto del primo 900, che mostra una passerella che non potrebbe essere altro che quello



si vede anche dietro la passerella la tettoia di copertura dei binari, rimossa, come quella di Porta Nuova e le altre di tutte le stazioni italiane (eccetto Milano Centrale e Roma Termini) nel 1940 per ricupero del ferro a scopo bellico.
La foto seguente mostra invece la piazza San Martino (ora 18 Dicembre) ancora col porticato della stazione privo della copertura a vetri realizzata nel 1906; si vede il capolinea tranviario davanti la stazione, e l'accesso alla passerella che doveva già esistere, anche se solo pedonale

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