cityto

Torino ê stata una delle poche grandi città senza casa del fascio cittadina, torre e piazza da parata.

La torre littoria non era una torre fascista , costruita da reale mutua e sempre stata sua. Nessun organo di partito ebbe1 mai ufficio e il suo nome lo ai debbe al solo imbaraZZO del pnf per non avere ancora un segno distintivo dell epoca in attesa del monumentale (e mai nato) progetto di casa del fascio

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Danilo Tancredi

La facciata d'angolo, il porticato in particolare, ha un disegno differente dal passato.

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Modestino Balabam

Riguardo Palazzo Richelmy.

Modestino Balabam

Altro progetto.

Censin

Però nacque con la torretta campanaria, ospitante la "martinella", la campana civica che, come nei comuni medioevali, doveva chiamare a raccolta i cittadini..
Oltre che alla romanità, il regime si ispirò anche all'Italia medioevale e comunale; lo stesso nome di Podestà, attribuito al capo dell'amministrazione comunale, derivava direttamente dai Comuni medioevali.

Censin

Potrebbe essere nei primi anni 50, quando le processioni, le Madonne pellegrine in pellegrinaggio per la penisola, quelle lacrimanti o che grondavano sangue, erano all'ordine del giorno...
Una lode, cantata fino ai primi anni 60, recitava: "Dio di clemenza, Dio salvator, salvate l'Italia nostra, col vostro sacro cuor".
Era lo spirito di quei tempi....

Censin

Comunque, che Torino, pur avendo dato al regime uno dei suoi gerarchi come De Bono, fosse nel complesso abbastanza tiepida nei confronti dello stesso, è cosa risaputa. Come il fatto che il Duce, durante una delle sue ultime visite in città, al termine, ritenendo che l'accoglienza non fosse stata abbastanza calorosa, sbottò risentito in un "Porca Torino!".

Censin

Suggestiva immagine di piazza Solferino scattata dopo una copiosa nevicata nel febbraio 1941; certo che, in pieno tempo di guerra, con tutte le restrizioni e le privazioni conseguenti, in particolare proprio riguardo al riscaldamento e ai combustibili, ci fosse chi ancora aveva tempo e voglia di dedicarsi alla fotografia....


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Censin

Splendida foto del giardino roccioso del Valentino, scattata durante l'esposizione di Flor 61, quindi allo stato d'origine

turtu63

è anteguerra,visto che il palazzo all'angolo con via pietro micca ha ancora la facciata originale

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MSMRCK

A giudicare dallo stile dell'abbigliamento femminile, maschile e dalle uniformi in primo piano io direi anni 20'

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Marmox

Chissà a cosa servivano queste rampe che per puro caso ho notato insieme nel giro di pochi giorni?
Una è in corso Regio Parco angolo via Buscalioni e l'altra in via Nievo angolo via Ravina. Forse piani di carico per mezzi di manutenzione giardini?






Possono sembrare i fine corsa di un tronchino ferroviario, ma in quei punti non c'entrano affatto con la ferrovia. Inoltre quello superstite in corso Rosselli ha ben altra forma:

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Censin

Infatti, dovrebbe essere davvero un tronchino ferroviario; corso Rosselli, da piazza Marmolada fin quasi al termine, era fiancheggiato sul lato Sud da un binario, ultimo tratto del raccordo proveniente da Porta Susa che serviva tutti gli impianti industriali sul suo percorso, oltre alla Materferro.

Censin

Piazza Statuto lato Ovest nel dopoguerra (fine anni 40 - inizio anni 50), ancora con la stazione della Torino - Rivoli


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in basso, in primo piano, sui binari tranviari diretti verso corso Principe Oddone allora percorsi dal 19 (transito soppresso nel 1956, con spostamento in via Cigna), quello che sembrerebbe un convoglio tranviario del servizio mercati, utilizzato dagli ambulanti mercatali per portare la merce dai Mercati Generali fino al punto di vendita, o quasi; soppresso negli anni 60, quando ormai pressochè tutti gli ambulanti si erano dotati di mezzo proprio (auto, furgoncino o anche solo triciclo "motoguzzo").

Censin

piazza Bernini, fine anni 50 o primi 60


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notare in primo piano su corso Francia un autobus articolato in servizio sulla linea D, diretto verso Porta Nuova; più sullo sfondo, un filobus rosso della Torino - Rivoli e, sulla sede tranviaria, un tram 2700 "bisarca" della linea 6.

Censin

via santa Teresa all'incrocio con via Arsenale; all'angolo, il monumentale ingresso della sede centrale della Banca Commerciale Italiana, poi Intesa dagli anni 90, rimasta in funzione come tale fino al primo decennio di questo secolo, quando, in seguito al "matrimonio" con San Paolo, è stata adibita ad altri usi


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Censin

piazza Castello, vista dalla piazzetta Reale, anni 50

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Sullo sfondo, accanto a Palazzo Madama, un tram 2700 "bisarca" della linea 6, proveniente da via Garibaldi, in procinto di girare attorno al Palazzo per andare a imboccare via Lagrange, verso il capolinea di piazza Carlo Felice.

Censin

Lungopo ora Diaz, sui Murazzi, direi fine 800 o inizio 900 (a giudicare dalla lunghezza della gonna della signora)


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Censin

Esposizione "del decennale della Vittoria" del 1928, dalla parte del Pilonetto, con l'ingresso realizzato all'imbocco dell'appena costruito ponte delle Molinette


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Censin

Lo stabilimento delle pastiglie Leone, in corso Regina angolo via Avellino, col monumentale frontone


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