Censin

Una delle ultime berlandin-e, forse in passato già in servizio a Porta Nuova, ridottasi ormai a qualche giro romantico tra i viali del Valentino (già senza auto).

Censin

doppione

Censin

Su corso Stupinigi (poi Unione Sovietica, poi Turati)dirimpetto all'ospedale non si vedono ancora i palazzi all'angolo con via Magellano, edificati nel dopoguerra.

Censin

Prima dell'orologio floreale di cui sono già state postate in foto, e che in molti ancora ricordiamo, il giardino Sambuy di piazza Carlo Felice aveva già ospitato, prima della guerra, un'altra "chicca": la stazione meteorologica, completa di termometro, barometro, igrometro, ecc.



scomparve negli anni bui della guerra...

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Censin

Nel 1955, il caffè degli Artisti in via Po



notare, in alto a destra, l'insegna (telefono su fondo giallo, circondato dal "disco combinatore") che segnalava la presenza, in negozi e locali pubblici, di telefono pubblico, di solito a gettoni, più raramente a contatore



; servizio quasi indispensabile in un'epoca in cui ancora non esistevano le cabine telefoniche stradali (le prime vennero installate dalla SIP nel 1970), e i cellulari non erano nemmeno immaginati.
Nei giorni festivi, quando tutti i negozi e quasi tutti i bar erano chiusi, dover telefonare via da casa era una cosa quasi tragica: all'inizio del film Il sorpasso, del 1962, si vede un tizio che gira disperatamente tutta la città in auto, alla vana ricerca di un locale con telefono aperto, da cui poter telefonare....

Censin

Ecco il vano scale di una casa di ringhiera del centro storico; si vede il cancello che immetteva sul ballatoio, che dava accesso agli alloggi che si aprivano solo su quello

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Modestino Balabam

Carrellata di foto da piazza Castello a piazza San Carlo.

Cominciamo da un negozio storico, ormai, sparito.


By night.

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Modestino Balabam

Altro negozio sparito.
Berry.



Standa.

Danilo Tancredi

Via Roma nuova, rifatta da poco. Tralasciando la simbologia del regime... è interessante considerare invece il tipo di pavimentazione qui presente nella via - (foto delcampe) -

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Modestino Balabam

Cinema Rex, poi Lux.



Cinema Augustus


Marus.



Inaugurazione

Modestino Balabam

Illuminazione di via Roma.
Sparita.

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Modestino Balabam

Fine.
Piazza San Carlo.

Albergo diurno.

Garth Ennis

Niente da fare...via Roma notturna con le varie insegne luminose era stupenda.

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Oscaruzzo

La pavimentazione della foto è ancora lì oggi, credo.

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Danilo Tancredi

Vero. Da capire se la foto d'epoca è appartenente al periodo in cui ci furono come pavimentazione i famosi blocchetti di legno.

Oscaruzzo

In effetti forse quelli attuali sono più quadrati di quelli nella foto d'epoca, che sembrano invece più larghi... O forse è un'illusione dovuta alla prospettiva e all'obiettivo usato?

Danilo Tancredi

Stesso dubbio mio, sai? A vedere le auto, direi che siamo compatibili col periodo in cui ci fu la pavimentazione di legno (poi danneggiata durante la guerra), ma tale pavimentazione in legno ha interessato sia il primo che il secondo tratto di via Roma? Dovrebbe essere così, però poi non so...

Pupi11

Se ne era parlato, qualche tempo fa: sopravvivono alcune strade, o meglio alcuni tratti di vie non ancora asfaltati in Torino. Mi pare di poterlo affermare per strada Basse del Lingotto, se sbaglio mi corigerete (cit.).
Qualcos'altro avevo forse individuato in zona nord, ma avevo abbandonato il progetto e non ne sono così sicuro;
qualcuno di Voi, se ha tempo, voglia e conoscenza, potrebbe indicarmi la localizzazione di qualche sterrato/acciotolato ancora esistente?

Grazie in anticipo per l'eventuale aiuto.

Adriano

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CaJro vattene.

giuseppe tubi

Ottocentesco no, sta scritto Vittorio Emanuele III.
Anche la grafìa è più che novecentesca.
Forse parte di un progetto per la ricostruzione degli anni 30.
Chissà fino a quando Via Cesare Battisti si è chiamata Finanze? Probabilmente fino alla demolizione...

andymont

A quanto mi è dato di sapere (correggetemi se dico tavanate), la pavimentazione in cubetti di legno di rovere, riguardava solo la parte di via Roma realizzata per prima e cioè il tratto da piazza S.Carlo a piazza Castello.
La seconda parte, mi dicono abbia sempre avuto le lastre di pietra.
Da notare che i cubetti di legno sono stati usati per pavimentare numerosi capannoni all'interno di Mirafiori e si sono sempre comportati in modo eccezionale per quanto riguarda l'usura.


Stando alle auto, visto che la Lancia Aprilia e la Fiat 508C cabriolet sono state costruite a partire dal 1937, la foto è posteriore.

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