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Old November 2nd, 2016, 05:43 PM   #23981
Censin
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Originally Posted by Modestino Balabam View Post
In periodo di crolli di ponti.
Dall'Istituto Luce, novembre 1962 crolla il ponte sul Sangone.
Il ponte era stato in parte sinistrato durante i bombardamenti bellici, nel dopoguerra era stato riattato alla bell'e meglio; già nel 1948 vi era stato un tentativo di sostituire con autobus il tram 41 per Stupinigi, sostituzione diventata definitiva nel 1956, proprio per evitare al ponte vibrazioni nocive; purtroppo, alla fine il malandato ponte non resse alla piena dell'autunno del 1962, che se lo portò via come si vede dalle foto.
Dei fiumi che attraversano Torino, la Stura e il Sangone sono senza dubbio i più pericolosi in caso di piena, essendo, specie il Sangone, a regime semitorrentizio: in periodi normali con poca acqua, tanto che notoriamente sulle loro sponde, il Sangone in particolare, in passato sorgevano spiagge frequentatissime durante la stagione estiva; ma capaci di triplicare il volume d'acqua in poche ore, in caso di pioggia abbondante. Non si contano i ponti rovinati sui due corsi d'acqua (ultimo, nel 2000, il ponte sul Sangone sulla strada tra Giaveno e Cumiana).
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Old November 2nd, 2016, 05:47 PM   #23982
Censin
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Originally Posted by turtu63 View Post
Stefano Colonna-‎To. sp. su fb


Gli uffici della Piaggio in Corso Filippo Turati numero 43 diretti dall' ingegnere Carlo Robotti, a fianco il negozio di accessori "Tutto per lo scooter" di Piero Deberti in Corso Stupinigi 41
Ricordo la Piaggio in corso Turati (ma allora era ancora tutto corso Unione Sovietica, da corso Sommeiller al confine comunale), rimastavi, se ben ricordo, fino ai primi anni 60.
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Old November 2nd, 2016, 05:52 PM   #23983
Censin
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Originally Posted by turtu63 View Post
Danilo Tancredi--‎To. sp. su fb
Via Roma (sotterraneo)1955, il Microbo 125
url immagine
Uno dei tanti tentativi del dopoguerra di produrre un'autovettura piccola ed economica davvero alla portata di tutti, in un'epoca in cui le 4ruote erano ancora decisamente un lusso. Tentativi che avevano portato anche a vere e proprie truffe, come quella della microvettura "Volpe" ideata da due ingegneri milanesi nel 1947, che ne costruirono due soli esemplari, aprendo uffici in tutta Italia per raccogliere prenotazioni con relativa caparra, eclissandosi poi con il denaro così intascato.


da La Stampa del 23/7/1948

Unica minivettura che ebbe un certo successo fu l'Isetta, caratteristica per la porta d'accesso sul frontale anteriore, di cui negli anni 50 circolarono numerosi esemplari.

https://it.wikipedia.org/wiki/Iso_Isetta

I corridoi sotterranei sotto via Roma vennero usati come spazio espositivo per mostre durante gli anni 50, fino alla conversione degli stessi in parcheggio alla fine del decennio.

Last edited by Censin; November 2nd, 2016 at 06:17 PM.
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Old November 2nd, 2016, 06:08 PM   #23984
Censin
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Originally Posted by turtu63 View Post
chiusino su corso Cairoli angolo corso Vittorio,Società Anonima Elettrica Alta Italia ?
]
La Società Anonima Elettricità Alta Italia nel primo decennio del 900 gestiva sia la distribuzione di energia elettrica, sia una delle due reti tranviarie cittadine (rilevata e municipalizzata dal Comune nel 1906, creando l'Atm); il chiusino potrebbe riferirsi all'uno o all'altro dei servizi.

"I cavi corrono nelle canalette tra le varie camerette; sopra la cameretta sta il torrino; sopra il torrino sta il chiusino" (ricordi scolastici del corso di telefonia).
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Old November 2nd, 2016, 11:21 PM   #23985
motori49
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Unica minivettura che ebbe un certo successo fu l'Isetta, caratteristica per la porta d'accesso sul frontale anteriore, di cui negli anni 50 circolarono numerosi esemplari.

https://it.wikipedia.org/wiki/Iso_Isetta

negli anni 50 le microcar ebbero un grande successo in Germania famosa la Goggomobil e in Francia con la Vespa 400
in Italia non so perché non ebbero successo , anzi chi usava queste vetturette era spesso deriso
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Old November 3rd, 2016, 11:09 AM   #23986
andymont
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Originally Posted by motori49 View Post
Unica minivettura che ebbe un certo successo fu l'Isetta, caratteristica per la porta d'accesso sul frontale anteriore, di cui negli anni 50 circolarono numerosi esemplari.

https://it.wikipedia.org/wiki/Iso_Isetta

negli anni 50 le microcar ebbero un grande successo in Germania famosa la Goggomobil e in Francia con la Vespa 400
in Italia non so perché non ebbero successo , anzi chi usava queste vetturette era spesso deriso
Il motivo principale fu che in Italia, la "microcar" praticamente c'era già da prima della guerra: la 500 A/B/C Topolino, seguita poi nella seconda metà degli anni '50 dalla Nuova 500 e dalla Bianchina.
Del resto la Fiat di Valletta non concedeva il minimo spazio alla concorrenza ( con le buone o con le cattive...), proprio nella sua specialità.
In ultimo, il clima italiano soprattutto al centro-sud, a differenza di Francia e Germania, permetteva l'uso di più economiche motociclette e scooter quali Vespa e Lambretta.

Last edited by andymont; November 3rd, 2016 at 05:21 PM.
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Old November 3rd, 2016, 05:52 PM   #23987
Censin
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Originally Posted by motori49 View Post
in Italia non so perché non ebbero successo , anzi chi usava queste vetturette era spesso deriso
Quando si dice, il provincialismo italiano! La stessa Fiat Nuova 500, quando uscì nel 1957, venne derisa e snobbata da molti che dicevano più o meno: "Ma è una macchina quella lì? quella è un giocattolone!"; poi, successivamente, divenne l'auto dei giovani e giovanissimi neopatentati (e non solo!).
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Old November 4th, 2016, 12:34 PM   #23988
Danilo Tancredi
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Via Roma “vecchia” a Torino – numeri civici –

Con le spalle a Piazza San Carlo e quindi con lo sguardo rivolto verso Porta Nuova, l’ultimo portone a sinistra di Via Roma vecchia (prima di Piazza Carlo Felice) riporta il numero civico 43.
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Old November 4th, 2016, 05:47 PM   #23989
turtu63
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Originally Posted by Danilo Tancredi View Post
Via Roma “vecchia” a Torino – numeri civici –

Con le spalle a Piazza San Carlo e quindi con lo sguardo rivolto verso Porta Nuova, l’ultimo portone a sinistra di Via Roma vecchia (prima di Piazza Carlo Felice) riporta il numero civico 43.
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Old Yesterday, 02:44 PM   #23990
Modestino Balabam
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Cantiere sottopasso di piazza della Repubblica.

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Old Yesterday, 03:12 PM   #23991
Modestino Balabam
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Non era raro durante il Ventennio incontrare grandi fasci littori di pietra o marmorei all'ingresso di grandi arterie stradali, ferroviarie o lungo i confini nazionali e coloniali.

Qui al confine di Claviere-Monginevro e quel che resta oggi.


Da noi famoso quello dell'autostrada TO-MI.

Può essere che quel che resta oggi sia questo basamento utilizzato per i pennoni?


https://goo.gl/maps/m37jwthyByR2
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Old Yesterday, 03:58 PM   #23992
archicharles
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Questa è una carta del 1878, che mi sembra inedita.

caricare immagini

E' interessante osservare la zona delle Porte Palatine (con tanto di ghiacciaia) pre-apertura di via XX settembre (segnata in rosso) e l'attuale giardino Lamarmora dove si può vedere, sul fondo, una costruzione con le estremità arrotondate visibile per diversi anni sulle carte coeve: qualcuno sa che cosa fosse?

Per chi è interessato l'immagine è tratta dalla pubblicazione (a risoluzione maggiore)


Piano regolatore per ampliazione di vie e riforma di quartieri nella parte antica di Torino : proposto dagli Ingegneri - Architetti Petrino , Boella e Reycend, 1878.
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Old Yesterday, 05:33 PM   #23993
Censin
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Originally Posted by Censin View Post
Il ponte era stato in parte sinistrato durante i bombardamenti bellici, nel dopoguerra era stato riattato alla bell'e meglio; già nel 1948 vi era stato un tentativo di sostituire con autobus il tram 41 per Stupinigi, sostituzione diventata definitiva nel 1956, proprio per evitare al ponte vibrazioni nocive; purtroppo, alla fine il malandato ponte non resse alla piena dell'autunno del 1962, che se lo portò via come si vede dalle foto.
.
Nella foto seguente, vediamo appunto, fermo davanti alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, il bus sostitutivo del tram sulla linea 41, circolato nel 1946 - 1947 durante i lavori di riparazione del ponte



finiti i lavori, era tornato a circolare il tram, non ritenendosi ancora economicamente conveniente la sostituzione della gomma al ferro; sostituzione diventata poi definitiva nel 1956, con la soppressione definitiva del tram e la sua sostituzione con l'autobus I; il che, come detto, non valse a salvare il ponte dalla piena del 1962.
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Old Yesterday, 05:40 PM   #23994
Censin
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Ancora due foto d'epoca di Palazzo Civico, indicativamente di fine 800 o primi anni del 900 (non si vedono ancora i binari tranviari su via Milano)





si notano anche in queste foto i caratteristici tendoni alle finestre del primo piano, rimossi, come già detto, coi ferri di aggancio, nel secondo dopoguerra.
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Old Yesterday, 05:48 PM   #23995
Censin
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Negli anni 20 era stato istituito un bus navetta dal capolinea del 6 a Pozzo Strada fino al Campidoglio, numerato 54, progenitore del futuro filobus "semicircolare esterno" 54 (poi 34 dal 1967) rimasto fino alla riforma del 1982. Per tale linea, era stato scelto un "elettrobus" a batteria di accumulatori al Pb, che vediamo nella foto



La carrozzeria è di evidente derivazione tranviaria (ma ricorda certi bus "d'antan" che ho visto su Youtube circolare negli USA e altrove); il servizio fu però di breve durata, e il mezzo pare sia finito a Roma in dotazione all'Atac. Più tardi negli anni 30 venne posato il bifilare e la linea venne gestita con filobus, sospesa poi nel periodo bellico; rinascerà poi, come detto, dopo la guerra, nel 1952, con percorso dal Lingotto al Campidoglio.
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Old Yesterday, 05:53 PM   #23996
Censin
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Originally Posted by Modestino Balabam View Post
Non era raro durante il Ventennio incontrare grandi fasci littori di pietra o marmorei all'ingresso di grandi arterie stradali, ferroviarie o lungo i confini nazionali e coloniali.

Qui al confine di Claviere-Monginevro e quel che resta oggi.


Da noi famoso quello dell'autostrada TO-MI.

Può essere che quel che resta oggi sia questo basamento utilizzato per i pennoni?


https://goo.gl/maps/m37jwthyByR2
Visto così in formato gigante, mi viene da dire che il fascio littorio era decisamente un simbolo...fallico!
Fanno il paio con questo fascione littorio posato davanti al Castello di Moncalieri, già postato parlando del tram navetta che si vede a fianco a sin.


Last edited by Censin; Yesterday at 05:59 PM.
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Old Yesterday, 06:02 PM   #23997
Censin
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Originally Posted by Modestino Balabam View Post
Non era raro durante il Ventennio incontrare grandi fasci littori di pietra o marmorei all'ingresso di grandi arterie stradali, ferroviarie o lungo i confini nazionali e coloniali.

Qui al confine di Claviere-Monginevro e quel che resta oggi.

https://goo.gl/maps/m37jwthyByR2
Allora parlare di "frontiere aperte" non era nemmeno ipotizzabile! Le sbarre al confine rimanevano chiuse, per aprirsi solo al passaggio di persone e veicoli autorizzati a varcarlo; durante il ventennio era stato pure istituito un corpo militare di Guardie di Frontiera.
Come faceva la vecchia canzone di guerra: "Prendi il fucile, e vattene alla frontiera!"
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Old Yesterday, 06:18 PM   #23998
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Originally Posted by archicharles View Post
Questa è una carta del 1878, che mi sembra inedita.


E' interessante osservare la zona delle Porte Palatine (con tanto di ghiacciaia) pre-apertura di via XX settembre (segnata in rosso) e l'attuale giardino Lamarmora dove si può vedere, sul fondo, una costruzione con le estremità arrotondate visibile per diversi anni sulle carte coeve: qualcuno sa che cosa fosse?

Per chi è interessato l'immagine è tratta dalla pubblicazione (a risoluzione maggiore)
Per lungo tempo me lo sono chiesto anch'io, finchè......



Pianta 1863 - Gotto
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Old Yesterday, 06:48 PM   #23999
turtu63
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Originally Posted by Modestino Balabam View Post
Può essere che quel che resta oggi sia questo basamento utilizzato per i pennoni?
mi sembra troppo piccolo il basamento
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Old Yesterday, 06:51 PM   #24000
archicharles
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Originally Posted by Icopix View Post
Per lungo tempo me lo sono chiesto anch'io, finchè......
Grazie non l'avevo notato, pur avendo anche io la carta sull'HD
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